Angelus: il Papa spiega cosa vuole Dio da ciascuno di noi

In questo tempo di Quaresima, il Santo Padre ci accompagna per mano alla meditazione del brano del Vangelo della domenica. E ci invita a chiedere a Dio ciò di cui necessitiamo per svegliarci da quella sorta di letargo interiore che abbiamo dentro per aprirci alla sua luce.

Sia la luce sfolgorante di Gesù, come quella della sua Trasfigurazione, ad illuminarci. Non manca, dopo la preghiera dell’Angelus, anche quella per la pace in Ucraina.

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L’importanza del brano della Trasfigurazione

Davanti ad una Piazza San Pietro gremita di fedeli riuniti lì per ascoltarlo, Papa Francesco, nella sua consueta catechesi dell’Angelus domenicale, ci introduce al brano del Vangelo di questa domenica, quello della Trasfigurazione di Gesù.

Il Signore ha portato con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e, accanto a lui, durante quel bellissimo momento, appaiono anche Mosè ed Elia. Come racconta l’evangelista Luca, gli apostoli erano oppressi dal sonno e, solo al loro risvegliarsi, videro la gloria e la luce di Gesù.

Stupisce questa sonnolenza in momenti tanto importanti” – fa notare il Pontefice – “Questo sonno fuori luogo non somiglia forse a tanti sonni che ci vengono durante momenti che sappiamo essere importanti? Magari alla sera, quando vorremmo pregare, stare un po’ con Gesù dopo una giornata trascorsa tra mille corse e impegni”.

Il Papa: “Dio ci vuole svegli dal nostro sonno interiore”

Francesco ci invita a restare svegli, in particolare durante questo tempo della Santa Quaresima: “E’ un periodo in cui Dio vuole svegliarci dal letargo interiore […] Anche noi abbiamo bisogno della luce di Dio, che ci fa vedere le cose in modo diverso; ci attira, ci risveglia, riaccende il desiderio e la forza di pregare, di guardarci dentro, e di dedicare tempo agli altri. Possiamo superare la stanchezza del corpo con la forza dello Spirito di Dio”.

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Il Papa ci accompagna per mano, con le sue parole, a comprendere come fare a far sì che la luce di Gesù entri nei nostri cuori e nelle nostre vite: “Lo possiamo fare, ad esempio, aprendo il Vangelo e lasciandoci stupire dalla Parola di Dio, perché la Scrittura illumina i nostri passi e fa ardere il cuore. Oppure possiamo guardare il Crocifisso e meravigliarci davanti all’amore folle di Dio, che non si stanca mai di noi” – conclude.

L’appello per la pace in Ucraina: “Fermate questo massacro”

Non manca, infine, la preghiera e l’accorato appello affinchè cessino i bombardamenti in Ucraina: “In nome di Dio, si ascolti il grido di chi soffre e si ponga fine ai bombardamenti e agli attacchi! […] In nome di Dio, vi chiedo: fermate questo massacro!”.

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