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Andrea Bocelli: Papa Francesco mi ha fatto piangere.

Il cantante sul Time esalta i valori cristiani che i genitori tramandano ai loro figli

Un inno d’amore alla famiglia e un messaggio di profonda stima per Papa Francesco. Andrea Bocelli in un editoriale sul Time dal titolo “Perché Papa Francesco mi ha commosso fino alle lacrime” definisce il pontefice come «un uomo di fatti».

“FRANCESCO, UN UOMO DEL BENE”

«Ricordo bene come mi sia commosso fino alle lacrime, alla sue prime parole, probabilmente perché mia anima aveva riconosciuto in quell’uomo, un’anima votata al bene. E il Bene, si sa, commuove sempre: ci sono cose che non si possono spiegare con le parole, perché le parole non possono spiegare l’Amore».

LA FAMIGLIA, PILASTRO INSOSTITUIBILE
Bocelli in America nei giorni scorsi, per volere di Papa Francesco, ha preso parte al World Meeting of Families tenutosi a Philadelphia, ospite sullo stesso palco di Aretha Franklin. «Credo che l’Incontro Mondiale delle Famiglie a Filadelfia è un’ottima occasione per ribadire un concetto fondamentale per l’umanità: il ruolo della famiglia, che è la struttura principale e insostituibile della società».

“CULLA DI AMORE E ARMONIA”

Il cantante dice di approvare «questo forte desiderio di sottolineare l’importanza della famiglia come istituzione e ai valori che essa rappresenta. La famiglia è la culla di amore, un luogo privilegiato dove troviamo l’armonia, che è sinonimo di bellezza. E ‘anche un luogo di rispetto reciproco». E’ una dimensione «in cui abbiamo la possibilità di imparare e insegnare, con ogni azione, di scegliere l’opzione migliore per il bene del Bene. E cerchiamo di farlo seguendo i valori cristiani che i nostri genitori ci hanno insegnato e che dobbiamo trasmettere ai nostri figli».

UN DONO DI CUI NON POSSIAMO FARE A MENO
Il valore e il senso della famiglia, secondo Bocelli, «è qualcosa che ognuno di noi ha sperimentato se siamo abbastanza fortunati da avere uno. Coloro che pensano di poter fare a meno, distruggendo volentieri, hanno evidentemente messo la loro ego davanti a Dio e hanno perso la memoria del grande dono che è stata data come i bambini: un tesoro di amore incondizionato e disinteressato».

 

Emanuele

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