Monsignor Giovanni D’Ercole: “Andare a Medjugorie per Maria e non per i veggenti”
Leggiamo con attenzione questa illuminante intervista con Mons. D’Ercole, ci svelerà alcune perle di saggezza che vanno sottolineate e custodite una su tutte quella che ha Medjugorje si va per la Madonna e non per i veggenti che sono uomini come noi umili servi nella vigna del Signore . Il centro del pellegrinaggio nel santuario bosniaco, è la figura di Cristo che scopriamo attraverso l’amore e la guida di Maria che ci prende per mano e ci porta al Cristo suo figlio.
Mons. Giovanni D’Ercole“Chi pensa, nel nome di una falsa idea di tolleranza e dialogo di eliminare i segni cristiani e della nostra tradizione, va fuori strada e sbaglia di grosso”. lo dice monsignor Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno e volto mediatico della Chiesa cattolica italiana. Con lui, sempre gentile e disponibile, La Fede Quotidiana discute di Giubileo, Presepe e di Medjugorje.
Credo, senza ombra di dubbio, che il Papa abbia avuto una intuizione a dir poco profetica, quando ha indetto un Giubileo tematico sulla misericordia che poi ha collocato da subito al centro del suo Magistero.
Per quale motivo possiamo parlare di visione profetica?
Il mondo vive giorni travagliati, scossi da tragedie, violenza, terrorismo, incomprensioni, dovute anche alla ingiusta ripartizione della ricchezza. Soltanto ricordando che nella misericordia esiste la salvezza, abbiamo fondate speranze di invertire la rotta, di cambiare strada. Del resto, la misericordia riassume e completa tutto il messaggio cristiano e oggi specialmente sentiamo il bisogno di perdonare e di saperci perdonati. Senza il valore terapeutico del perdono non andiamo da nessuna parte. Ecco il motivo per il quale Papa Francesco ha saputo vedere a lunga distanza e credo che questo Giubileo possa portare davvero molti buoni frutti.
Con la rinnovata energia verso tutti i sacramenti e nel particolare la confessione , poi ascoltando la Parola mettendola nella pratica, specialmente con opere di misericordia verso i fratelli necessitati. Dissociare Parola e pratica non ha senso.
Passiamo alle recenti polemiche sul presepe che qualche preside ha voluto silenziare…
Veniamo a Medjugorje. Lei non ha mai fatto mistero di credere alle apparizioni. Eppure sembra che Papa Francesco ne abbia preso le distanze, come la mettiamo?
Che dire allora di Medjugorje?
Che era e rimane un luogo di grazia e basta vedere i frutti buoni dai quali giudicare la pianta. Le tante conversioni, i sacramenti amministrati e il cambiamento di vita di molta gente che vi si reca, dimostrano il positivo di quel posto. Se fosse un inganno del diavolo, come detto anche da esponenti autorevoli, sarebbe il peggior autogol del demonio.
E i veggenti?
Fonte: lafedequotidiana.it