Allarme “vampiri”: esorcista mette in guardia dalla loro azione

I vampiri sono figure tenebrose. Sono un tipo particolare di revenant: esseri umani morti che ritornano alla vita e continuano una qualche forma di esistenza a spese dei viventi, succhiando il loro sangue.

Un sacerdote esorcista mette in guardia dai “vampiri” che possono farci molto male e tenerci lontani da Dio.

Figura spettrale e notturna, il vampiro. Questo spietato succhiasangue non ama la luce del sole. E a differenza del classico revenant – che sembra un corpo umano, ma non ne ha la consistenza e la densità – il vampiro uscito dalla tomba assume una fisicità tangibile straordinariamente difficile da distruggere se non con mezzi drastici (dal fuoco al classico paletto conficcato nel cuore).

I vampiri non esistono fisicamente, ma sono figure che simboleggiano realtà che, ancorché spirituali, si rivelano essere molto concrete. La loro estrema resistenza allo sradicamento infatti ne fa qualcosa di parecchio simile a quello che, nell’ordine spirituale, sono i vizi: peccati cronicizzati, incancreniti, radicati in profondità.

Un vizio non è altro che un atto negativo che si ripete, trasformandosi in abitudine. Incatenandoci così al buio, lontano alla luce della grazia. È allora che le cose si fanno veramente difficili, perché il vizio è l’esito di un processo che non si può interrompere da un giorno all’altro, semplicemente cliccando su un tasto. Correggere il vizio non è come disattivare l’opzione di un’app.

Quei “vampiri” da cui dobbiamo guardarci

Dunque non si tratta di arruolare qualche cacciatore di vampiri alla Van Helsing. Dracula in questo caso è proprio il vizio. È questa l’immagine usata da padre Eduardo Hayen, esorcista della diocesi messicana di Ciudad Juárez nella sua riflessione per l’Avvento intitolata proprio “Attenti ai vampiri”.

Il pericolo dei vampiri di Natale
Padre Eduardo Hayen, esorcista della diocesi messicana di Ciudad Juárez (Foto Facebook “Diócesis de Ciudad Juárez”) – lalucedimaria.it

L’esorcista, riferisce Aci Prensa, ci mette in guardia contro i “vampiri” che possono allontanare le persone da Dio, come l’alcol, i vizi legati al disordine sessuale o ancora la dipendenza dai social network.

Possiamo usare questo periodo di Avvento – iniziato domenica 3 dicembre per concludersi domenica 24 dicembre, la vigilia di Natale – come opportunità per chiedere di essere liberati dai vizi che ci vampirizzano. «Ricordi Dracula e i romanzi sui vampiri?», domanda padre Hayen. «Sono esseri immaginari che succhiano il sangue delle persone mentre dormono. Le vittime devono essere in un sonno profondo per essere attaccate da queste creature degli inferi. Un vampiro prima inietta una sostanza soporifera per tenere addormentata la vittima e, nel frattempo, gli succhia il sangue», spiega il sacerdote all’inizio della sua meditazione.

Un vampiro di nome vizio

Nella stessa maniera, prosegue l’esorcista, «nella vita spirituale i nostri vampiri sono le nostre cattive abitudini, soprattutto i vizi. Entrano nella nostra vita lentamente, come un narcotico; Quando dormiamo, cominciano a succhiare il nostro plasma, poco a poco. Stiamo perdendo energia, forza, motivazione, volontà, coraggio, entusiasmo, attitudine».

Il vizio ci vampirizza
Il vero vampiro è il vizio, che ci incatena al peccato – lalucedimaria.it

Il sacerdote precisa ancora: «Possiamo vivere anche con buone abitudini come andare in chiesa, ma solo per abitudine, senza alcuna vita interiore che ci motivi. La coscienza cade in un sonno profondo e nulla la risveglia. Possiamo persino perdere il senso del bene e del male. Smettiamo di avere rimorsi di coscienza e così moriamo spiritualmente».

«Credo che tutti noi, ad un certo punto della nostra vita, siamo stati vittime dei vampiri: l’alcol, la droga, l’idolatria del denaro, i vizi sessuali, le relazioni moralmente proibite, la dipendenza dai social network, l’orgoglio e l’arroganza, il vizio di lavorare come asini da soma con grave negligenza familiare», continua padre Hayen.

Gesù, l’unico antidoto al vampirismo dei vizi

Davanti alla realtà del vizio che ci leva la vita (la vita interiore prima di tutto, ma anche la vita sociale, familiare, lavorativa, fino alla salute fisica), il sacerdote messicano si chiede: «Quale vampiro mi ha iniettato il suo veleno e sta consumando il mio sangue?».

Per crucem ad lucem
Solo la luce della Croce di Cristo ci libera dalle tenebre del peccato – lalucedimaria.it

Grazie a Dio c’è un antidoto, un repellente in grado di proteggerci dagli attacchi del “vampiro”: Gesù. Sì, prosegue il sacerdote, perché «Gesù ci libera dal vampiro: se ci addormentiamo, il mostro si avvicinerà per attaccarci le zanne al collo. Bisogna allora vivere svegli perché non si avvicini. Cristo è l’unico che può tenerci attenti, vigilanti. “State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso” (Mc 13,33)».

«La Parola di Dio è il repellente contro gli attacchi del nemico», ricorda padre Hayen che ci esorta, in questo tempo di preparazione alla venuta del Signore, ad ascoltare «più attentamente la Parola divina in questo tempo, e manteniamo le nostre anime sveglie nella preghiera».

Per crucem ad lucem: guardiamo alla Croce di Cristo per arrivare alla luce che vince le tenebre del vizio.

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