Aborto, caso Piccole Sorelle dei poveri: lottare e vincere in nome della libertà

Dopo anni di lotte e contenziosi, negli scorsi giorni è arrivata una lieta notizia. L’assoluzione della congregazione delle Piccole Sorelle dei poveri da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti.

Sono passati ben sette anni infatti, in cui l’ordine internazionale di suore cattoliche che si occupano di anziani bisognosi ha dovuto lottare per vedere ristabilita la giustizia. 

Tutto nasce con la riforma sanitaria voluta da Barack Obama. In cui, in sostanza, si obbligava le suore a dare copertura assicurativa ai propri dipendenti per contraccettivi e aborti. La riforma voluto dall’ex presidente americano, infatti, equiparava le suore a tutte le altre strutture sanitarie. Imponendo scelte ovviamente del tutto contrarie alla concezione morale della Chiesa cattolica. Per la quale la difesa della vita fin dal concepimento è principio non negoziabile.

Le Piccole Sorelle dei poveri hanno vinto

Le Piccole Sorelle dei poveri si sono eroicamente ed evangelicamente ribellate a questa norma imposta per mano governativa, e del tutto ingiusta. Consapevoli del rischio a cui andavano incontro. Ad esempio, il vedersi gravare sulla propria testa multe milionarie. Le suore hanno così deciso nel 2013 di promuovere una class action contro la riforma sanitaria voluta da Obama.

L’ex presidente degli Stati Uniti d’America, il democratico Barack Obama, portato in tribunale dalle Piccole Sorelle dei poveri. Queste ultime hanno avuto la meglio per due volte – foto web source

Si trattava cioè della rivendicazione di un dissenso del tutto legittimo. Un’azione che tocca il nervo scoperto della libertà religiosa, spesso difesa a parole ma molto meno nei fatti. Specialmente dai cultori dei “nuovi diritti”. Che dietro parole politicamente corrette tendono purtroppo, sempre più spesso, a celare l’imposizione di una visione autocratica e autoritaria della società. In cui cioè il dissenso va represso, perseguito e annullato. Anche quando nasce, per l’appunto, da una visione della vita profondamente radicata nella dottrina cattolica.

La lotta contro l’aborto e la cultura della morte

La notizia arrivata nei giorni scorsi, però, fa tirare un respiro di sollievo alle suore e a tutti i cattolici e gli uomini di buona volontà che hanno simpatizzato con loro. Il caso, finito sue volte nelle mani Corte Suprema, ha visto le Piccole Sorelle uscire vittoriose per due volte. L’ultima delle quali è certamente la più importante. Che segna uno spartiacque nella persecuzione giudiziaria nei confronti dei cattolici e dei valori non negoziabili che si è chiamati a rispettare.

Ben sette giudici contro due, infatti, si sono schierati, nell’ultima occasione, a favore delle suore. Scrivendo, peraltro, parole che appaiono definitive. La questione è infatti di recente ritornata alla luce del dibattito e dei tribunali dopo che l’amministrazione dell’attuale presidente repubblicano Donald Trump ha esentato le organizzazioni religiose dal fornire ai propri dipendenti copertura assicurativa per contraccettivi e aborti.

Donald Trump
Donald Trump (photo Gettyimages)

Il caso Usa e la testimonianza che lottando si vince

Gli Stati della Pennsylvania e della California, dichiarando quella che a loro avviso era un’illegittimità commessa dal presidente Trump, hanno deciso di ricorrere al tribunale. Azione finita però per essere del tutto perdente.

Il giudice Clarence Thomas, nell’opinione di maggioranza, ha chiuso il caso con parole di fuoco che hanno ristabilito, in questo caso, giustizia. “Per oltre 150 anni, le Piccole Sorelle si sono prodigate nel servizio e nell’assistenza ai fedeli, spinte da una chiamata religiosa per il bene di ogni fratello“, si legge.

La vittoria delle Piccole Sorelle dei poveri

“Negli ultimi sette anni, come molti altri obiettori religiosi che hanno preso parte al contenzioso e alle decisioni che hanno portato alla decisione odierna, hanno però dovuto lottare per la capacità di continuare nel loro nobile lavoro senza violare le loro convinzioni religiose sinceramente sostenute”, continua il testo. Una vittoria in piena regola per le piccole suore, contro il moloch del pensiero unico contro la vita.

Segno che alzare la testa si può, e talvolta permette pure di vincere, ristabilendo la giustizia, verso il genere umano, almeno per ciò che riguarda il dovere per i cattolici di testimoniare sempre, in ogni luogo, la lotta per il bene e a favore della cultura della vita, di ogni vita.

Stand Up for Religious Freedom Rally

Una lezione di libertà in un Paese, gli Stati Uniti d’America, sempre più vittima di ideologia e di scelte contro il bene morale dell’uomo. Che Dio benedica queste Suore che non hanno mai abbandonato la testimonianza della Parola del Signore.

Giovanni Bernardi

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