Aborto: L’inganno dei mass media

Senza voler valutare il dispiegamento politico di qualcuno, neppure qualora si parlasse del Presidente degli Stati Uniti D’America, ogni tanto è bene sottolineare qualche iniziativa validamente cristiana, attuata anche da personaggi molto discussi o discutibili, per altri versi.
Quando fu eletto Obama, il primo Presidente di colore, pensammo, forse ingenuamente, che finalmente la popolazione nera americana avrebbe avuto un difensore degno di nota.
I ragazzi di colore non sarebbero stati più trucidati, in vicoli bui, da poliziotti razzisti, abusando del loro potere e protetti dalla legge. Invece, nel corso del suo mandato, nulla cambiò, anzi, tante circostanze descrissero atti di violenza perpetuati sulle minoranze, a cui nessuno sembrava saper mettere un freno.
In memoria di questo, non dimentichiamo mai quanto sia facile farsi ingannare dagli input preconfezionati che i mass media ci propinano, sotto forma di buone “presentazioni” e prestigiose campagne marketing.

Ora, l’ultimo eletto alla Casa Bianca, Donald Trump, così come aveva preannunciato nella sua campagna elettorale, ha bloccato i finanziamenti del governo statunitense alle organizzazioni non governative internazionali, che praticano l’aborto. E questa ci sembra una notizia di grande importanza.
Molti si sono indignati, in seguito a questo atto, e continuano ad appellare Trump come un uomo poco rispettose delle donne.

C’è da sottolineare, però che, prima di tutto, si parla di organizzazioni non governative pro aborto, quindi private; in secondo luogo (chiunque può facilmente trovarne notizia), sin dal 1984, il blocco dei finanziamenti per l’aborto viene introdotto dai repubblicani e revocato dai democratici, ad ogni cambio Presidente!
Nella confusione generale, che appiccica etichette a questo o a quel personaggio pubblico, la gente comune non ha sufficienti mezzi, per ricercare la verità e comprendere chi non rispetta chi o cosa, anche quando si parla di un evento deleterio per l’umanità intera, come la propagazione dell’aborto.
Oramai, sono poche le donne che, in merito a questo argomento, non si pongono affatto il problema di rispettare il proprio corpo, ma preferiscono sbarazzarsi del frutto prezioso del loro grembo (dono di cui non tutte possono purtroppo giovare), pur di sentirsi libere di agire per se stesse.
Non basta mai ribadire che la vita di un embrione, di un essere vivente, comincia dall’istante in cui uno spermatozoo incontra un ovulo, e non da quando la legge lo ritenga più opportuno.
C’è una legge, infatti, che prescinde quella umana e che afferma che ogni aborto è una vita persa per sempre.

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