Aborto diritto delle donne? Non secondo le prime femministe

Aborto diritto delle donne? Non secondo le prime femministe
Manifesti femministi anni ’70

L’aborto è un diritto delle donne? Oggi sicuramente ogni movimento femminista la pensa in questo modo, ma era così anche in principio? In un saggio pubblicato dalla scrittrice americana Sue Ellen Browder intitolato ‘Subverted‘ viene spiegato come in realtà le prime sostenitrici del movimento femminista americano considerassero l’aborto come una pratica deviata a totale vantaggio degli uomini. Viene da chiedersi dunque come si è passati da una concezione totalmente contraria all’interruzione di gravidanza ad una in cui una delle rivendicazioni principali delle donne alla ricerca della parità dei sessi sia proprio l’aborto. Di seguito, prendendo spunto proprio dal saggio della scrittrice americana, cercheremo di esporvi un possibile andamento dei fatti nel corso del secolo scorso.

Dall’opposizione all’aborto alla rivendicazione femminista

Prima della nascita del movimento femminista diverse donne che potremmo definire precursori dello stesso hanno espresso un parere decisamente sfavorevole all’aborto. La prima è stata Elisabeth Candy Stanton, la quale ha definito la pratica come: “un male in ogni occasione”. A farle eco è stata anni dopo la prima donna medico degli Stati Uniti che definiva l’interruzione di gravidanza come una pratica perversa e le donne che lo permettevano un emblema del degrado morale.

Ma come si è passati da queste posizioni alla rivendicazione del diritto? Browder espone una teoria interessante a riguardo sottolineando che la questione aborto è stata inserita nella piattaforma dell’attivista Betty Friedan su suggerimento di Lawrence Laran, fondatore del NARAL (movimento Pro Choice americano). Durante la campagna elettorale e le manifestazioni vennero presentati numeri impressionanti su donne morte durante aborti clandestini (che l’autrice ritiene gonfiati) ed a poco a poco si è instillata nella testa delle donne l’idea che i figli fossero un impedimento al raggiungimento della parità tra i sessi e che la maternità fosse un obbligo voluto dagli uomini per rendere le donne dipendenti economicamente da loro.

Luca Scapatello

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