Ci sono perfino dei morti risuscitati tra i miracoli attribuiti all’intercessione della Madonna di Arantzazu, Patrona dei Paesi Baschi.

Arantzazu (o Aránzazu in spagnolo) nella lingua basca significa «biancospino». A Oñate, un paese di diecimila abitanti dei Paesi Baschi, sorge il santuario che ricorda il ritrovamento miracoloso nel XV secolo di una statua della Madonna in questa località a mezza via tra Bilbao e la Francia.
Il Santuario della Madonna di Arantzazu, Patrona principale della Regione Basca, conserva l’immagine rinvenuta nel 1468 da un giovane pastore di nome Rodrigo de Balzategui. Tutto accade di sabato: Rodrigo sta pascolando le capre sul monte Alona quando a un tratto vede lungo il pendio, sopra un cespuglio di biancospino, una piccola statua di pietra.
La statuetta è alta 36 centimetri e rappresenta una Madonna seduta con il Bambino sul ginocchio destro. Accanto alle due figure Rodrigo trova anche un campanaccio. Il pastore, fortemente sorpreso dal ritrovamento, esclama: «Arantzan zu?» ovvero: «Tu, su questi spini?». Da qui il nome di Arantzazu dato al luogo della scoperta della statua della Madonna.
Una volta ripresosi dallo stupore, Rodrigo raggiunge subito il paese per dire del ritrovamento, ma trova i compaesani impegnati in processione per implorare la pioggia che manca da tempo a causa della forte siccità. Il giovane pastore li invita allora a recarsi dalla «piccola Santa» del cespuglio. A far piovere avrebbe pensato lei. Sulle prime la gente lo tratta da visionario, poi i compaesani si decidono ad andare.
Il primo miracolo della Madonna di Arantzazu e la costruzione del Santuario
Sul luogo del ritrovamento viene costruita una specie di capanna con fronde per l’immagine della Madonna. Si accendono dei fuochi in onore della Vergine e si intonano inni mariani. In breve tempo comincia a scendere la pioggia in abbondante quantità. In segno di ringraziamento la gente del posto costruisce un oratorio di pietre a secco.

Qualche anno dopo la generosità di una ricca donatrice permette di costruire un santuario e un monastero occupato dal 1511 dai frati minori francescani. Il santuario di Arantzazu nel corso degli anni attirerà numerosi pellegrini, tra i quali Sant’Ignazio di Loyola, il fondatore della Compagnia di Gesù che secondo la tradizione in una notte di febbraio del 1522 avrebbe passato una notte di preghiera ai piedi della Vergine di Arantzazu e fatto voto di castità. Anche il re Filippo III di Spagna e il navigatore Elcano – il primo a fare il giro del mondo – si recarono in pellegrinaggio ad Arantzazu.
Anche morti risuscitati tra i miracoli della Vergine di Arantzazu
Nei secoli molti miracoli sono avvenuti per intercessione della Vergine: guarigioni di malati, temeste sedate, indemoniati liberati, insperate conversioni. Perfino resurrezioni di morti. È il caso di Melchora, una bambina di Samaniego debole e malaticcia spirata il 2 luglio 1602.
La madre in lacrime si rivolge alla Vergine chiedendo il miracolo di resuscitarle la figlia. Tornando al capezzale della piccola, la vede ridestarsi come da un sonno profondo e riprendere colore dicendo: «Cosa vuoi da me, madre mia? Sono stata con una Signora bellissima, e sto molto bene, e voglio alzarmi per mostrarti la Signora con cui sono stata».

Così, davanti ai vicini venuti a porgere le loro condoglianze alla famiglia, Melchora si alza dal suo letto di morte conduce la madre nella stanza accanto dove le indica il dipinto della Vergine di Arantzazu. Nel 1918 Nostra Signora di Aranzazu venne proclamata Patrona principale della regione basca.
Il suo culto si è esteso ben al di là dei confini baschi: in Argentina, Brasile, Uruguay, Cuba, Filippine e perfino in Cina. La festa principale della Madonna di Arantzazu si tiene il 9 settembre.
Preghiera alla Vergine di Aránzazu
Santissima Madre di Aránzazu, che sei apparsa tra le spine per rimuovere dalle nostre anime le spine penetranti che sono i nostri peccati, intercedi presso il tuo Santissimo Figlio affinché ci perdoni e ci accolga nella sua grazia divina.
Cara Vergine di Aránzazu, ti affidiamo tante preoccupazioni: la necessità delle persone di avere leader onesti e giusti, la crisi economica nei nostri Paesi, i nostri cuori angosciati dall’escalation di violenza, dal terrorismo fondamentalista, dalla mancanza di lavoro, da lavori non sufficientemente dignitosi, dalle rotture coniugali, dalla violenza domestica, dagli attacchi della cultura moderna alla famiglia, dal danno all’ambiente che si deteriora quotidianamente, dalla cultura della frivolezza e del consumismo, dall’aumento dei suicidi e dei disturbi psicologici, e da tante cose dolorose che vediamo oggi.
Madre Celeste di Aránzazu, che accogli la devozione dei tuoi fedeli, ti affido umilmente gli affetti del mio cuore. E ti chiedo che il mio cuore desideri ciò che Dio desidera, e che io desideri la volontà di Dio.
O Madre dolcissima! Tu che sei venerata in tutto il mondo, cerchiamo rifugio sotto la tua protezione. Liberaci da ogni pericolo, infondi in noi una fede profonda e un amore ardente per Dio, affinché insieme possiamo diffondere gli insegnamenti di Gesù.
Madre di Aránzazu, infine, ti chiedo di concederci la grazia di rimanere fedeli in mezzo alle prove, per portare avanti il compito dell’evangelizzazione a tutti i prossimi che il Signore pone sul nostro cammino!