La Madonna della Fontenova si manifesta a una umile pastorella in modo prodigioso e continua a far sentire la sua vicinanza a distanza di anni concedendo numerose grazie.
Monsummano Terme, città che ha dato i natali al poeta Giuseppe Giusti, è una cittadina in provincia di Pistoia, a circa due chilometri da Montecatini Terme. È qui che il 9 giugno 1973 una pastorella di nome Jacopina Mariotti si ferma, come è abituata a fare quotidianamente, a pregare davanti a un’Immagine della Madonna.
Si immerge così tanto nella preghiera da dimenticare di vigliare sul gregge. Non si accorge così della scomparsa delle sue pecore e quando si rialza per fare rientro a casa non le trova più. A quel punto torna in lacrime ai piedi di Maria e supplica la Vergine di fargliele ritrovare. Jacopina alza gli occhi pieni di lacrime e vede l’immagine che si anima.
Il dipinto muove gli occhi e stende il braccio per indicarle la direzione in cui si è allontanato il gregge. La Madonna le chiede anche di recarsi al castello per dire al rettore della chiesa di San Nicolao di erigere una chiesa sul luogo dell’apparizione. La voce del miracolo si sparge rapidamente e i devoti accorrono numerosi da ogni dove per chiedere grazie alla Vergine.
L’afflusso dei pellegrini è tale che le autorità comunali e religiose prendono la decisione di costruire una piccola cappella sul luogo. Inizialmente viene costruito un tabernacolo intorno all’immagine e dall’anno successivo al miracolo ogni 9 giugno la comunità locale si reca in processione per onorare quella che viene detta “Madonna del Pianto”.
Il miracolo della fonte
Successivamente si verificano altri eventi prodigiosi. Il 9 giugno 1602 la comunità di Monsummano si reca come ogni anno in processione alla Madonna del pianto. Il giorno successivo una ragazza si inginocchia davanti all’immagine della Vergine e tutto ad un tratto sente nel tabernacolo qualcosa che somiglia al pianto di un bambino, ma senza che dentro o dietro il tabernacolo ci sia qualcuno.
La giovane corre a casa spaventata e il rettore della chiesa di San Nicolao, don Simone Casciani, la interroga, certificando quanto ha detto. Lo stesso don Casciani informa di un altro fatto prodigioso avvenuto il 7 luglio di quello stesso anno. Durante la celebrazione della Messa all’improvviso sgorga una fonte. Il tutto si verifica nel mezzo di una prolungata siccità.
Il popolo dei fedeli attribuisce l’evento all’intercessione della Madonna del Pianto, a lungo invocata, che da quel giorno verrà chiamata Madonna della Fontenova (che diventerà Patrona della Diocesi di Pescia). Da questa manifestazione miracolosa hanno inizio i pellegrinaggi e la costruzione del santuario, cominciata il 30 dicembre 1602.
Preghiera alla Madonna della Fontenova
O Vergine Santissima: Voi che fino dal giorno che Vi manifestaste a noi, foste sempre la speranza ed il conforto dei padri nostri nelle pubbliche e private calamità e non cessaste mai di versare a larga mano i tesori delle divine grazie sopra i figli devoti che a voi ricorsero; deh! oggi dal vostro trono, dove regnate Madre di misericordia, rivolgete anche sopra di me il vostro sguardo benigno, abbiate pietà di me, mentre a Voi ricorro ed ottenetemi dal Vostro Divin Figlio Gesù quelle grazie e favori celesti che per mezzo del vostro potente patrocinio imploro dalla divina clemenza. Amen.
