La Madonna di El Viejo è venerata in tutto il Nicaragua. È la patrona del Paese latinoamericano. Secoli fa la Vergine diede un chiaro segnale della sua volontà di rimanere a El Viejo.

L’Immacolata Concezione di El Viejo, detta anche «Vergine del Trono» (Virgen del trono), «La Purissima» e la «Chinita», è la patrona del Nicaragua. Già alcuni giorni prima dell’8 dicembre i fedeli nicaraguensi cominciano a preparare la festa per la loro patrona. La sua immagini è ampiamente conosciuta tra i cattolici del Nicaragua, che ne fanno risalire l’origine a Santa Teresa d’Avila.
Si tratta di un’immagine alta 42 centimetri. Si pensa che a portarla in Nicaragua sia stato Lorenzo de Cepeda, fratello di Santa Teresa d’Avila. La meta finale doveva essere il Perù, ma una tempesta colpì il galeone nel porto di El Realejo. Secondo una lettera del 1673 sarebbe stata Santa Teresa a far dono della statua al fratello.
La Madonna dà un chiaro segno della volontà di rimanere in Nicaragua
Nel 1562, a causa di una depressione tropicale, Lorenzo, in viaggio verso il Perù, fu costretto a fare scalo nell’umido porto di La Posesión, oggi chiamato El Realejo. Con sé l’uomo portava un’immagine della Vergine dell’Immacolata Concezione. Da El Realejo, Lorenzo de Cepeda si recò nella vicina città di El Viejo, alla ricerca di un clima migliore.
Chiese aiuto ai frati francescani che vivevano a Chamulpa – oggi El Viejo – che lì avevano il loro convento e un ospedale. Attirati dalla bellezza dell’immagine, gli abitanti di El Viejo, sia indigeni che meticci vennero in chiesa per ammirare quella che ben presto cominciarono a chiamare Niña Blanca, «Fanciulla Bianca». Ben presto la statua si guadagnò la fama di essere miracolosa.

Lorenzo a un certo punto dovette andarsene con la statua e malgrado le proteste e le suppliche tornò a El Realejo per imbarcarsi alla volta del Perù. Ma quando la nave salpò, improvvisamente si scatenò un’altra tempesta. Il veliero dovette così fare ritorno al porto nicaraguense per evitare il naufragio. Lorenzo tornò a El Viejo, portando nuovamente con sé la sacra statua della Vergine dell’Immacolata Concezione.
Tutti in città, meticci, indigeni e spagnoli, veneravano la Vergine e interpretarono questo segno come il desiderio da parte della Madonna di rimanere a El Viejo. Alla fine anche Lorenzo dovette cedere. Donò l’immagine ai cittadini di El Viejo e ripartì alla volta del Perù.
Nostra Signora di El Viejo, tutti la festeggiano in Nicaragua
Oggi l’Immacolata Concezione è venerata su un bellissimo altare in legno e foglia d’oro, un dono dei suoi devoti in segno di gratitudine per le grazie ricevute. La preparazione per la festa è preceduta da una novena che inizia il 28 novembre e si conclude il 6 dicembre con il giorno detto «Lavada de la Plata» o «Lavata degli Argenti (della Madonna)».

Alle 9 il vescovo della diocesi concelebra la Messa insieme a diversi sacerdoti provenienti da tutto il Paese. Al termine della celebrazione la gente si riunisce nella piazza antistante alla chiesa. Qui si lucidano gli oggetti d’argento, i casi sacri, le corone della Vergine e gli ex voto. Allo scopo ci si serve di panno imbevuto di acqua, limone e bicarbonato di sodio e strofinato fino a quando gli oggetti non ritornano puliti.
Dalla Lavada de la Plata a la Gritería
Il 7 dicembre invece ha inizio «La Gritería» ovvero la grida agli altarini in preparazione alla festa dell’Immacolata. Si tratta di una festa religiosa e folcloristica che risale a San Felipe de León, portata nel Paese dai francescani e missionari spagnoli. Le famiglie allestiscono splendidi altari nelle loro case, visibili esternamente. La gente che vi passa davanti grida: «¿Quién es la causa de Nuestra alegría?» (Chi è la causa della nostra allegria?).
I proprietari della casa rispondono: «La Concepción de María!» (La Concezione di Maria), poi offrono ai visitatori dolci e piatti tradizionali oltre al celebre brindisi chiamato «cap». Dappertutto nel Paese si festeggia con fuochi d’artificio. Per la strada che collega El Viejo a Chinandega si sentono canzoni alla Vergine. I gruppi di fedeli che intonano inni alla Vergine vengono trasportati dai camion da un capo all’altro della città.
La statua della Madonna viene venerata nel Santuario Nazionale di Nostra Signora dell’Immacolata Concezione di El Viejo. Nel 1747 la statua fu solennemente incoronata. Una bolla papale emessa da Giovanni Paolo II il 28 dicembre 1988 le concesse il diritto di indossare una corona pontificia. Alcuni anni dopo, il 20 dicembre 1995, sempre Giovanni Paolo II elevò il santuario al rango di basilica minore.
Preghiera alla Vergine Immacolata di «El Viejo»
Ave Maria, nel tuo grembo benedetto porti Dio. Ave Maria, tu sei lo splendore del vero sole. Ave Maria, tutti i secoli a te guardano, perché ci hai donato il Salvatore. Vergine del Trono, il tuo nome è forza per il cuore abbattuto, perché come al tuo saluto a Elisabetta apparve lo Spirito Santo e lei, ispirata, esclamò che eri la Madre del suo Signore, così anche nella tua presenza Dio manifesta le sue misericordie su di noi attraverso di te.
In questo giorno veniamo a te, fiduciosi che nessuno rimarrà indifferente all’amore che il tuo Cuore Immacolato riversa su di noi. Guarda ai nostri bisogni e in ogni momento fa’ che la tua compassione si inclini verso le nostre debolezze, malattie, sofferenze e pesi, perché ci presenti al tuo Figlio Gesù, che ci guarisce attraverso le sue sante piaghe.
Vergine Immacolata, donaci la tua benedizione e coprici col tuo manto; non cessare mai di guardarci con quei tuoi occhi pieni di misericordia.







