Spesso nel matrimonio si mettono in atto dinamiche sbagliate che rischiano di rovinarlo: ecco 5 segnali per accorgersene e i modi di risolvere.
A molte coppie succede che l’iniziale entusiasmo nella relazione vada ad affievolirsi con il passare del tempo e si innestano meccanismi che rischiano di rovinare il matrimonio.
Per molti la vita matrimoniale è semplice e scorre senza problemi, ma ci sono sposi che fanno più fatica e i contrasti sorgono e crescono di giorno in giorno. Alla base di tutto questo molto spesso ci sono dinamiche e comportamenti erronei da parte di una o entrambe le parti.
La complementarietà di uomini e donne, così diversi, tante volte non viene esaltata ma al contrario nasce una contrapposizione che inevitabilmente porta allo scontro. Ci sono 5 segnali ad indicare che è proprio la coppia a sabotare il proprio matrimonio inconsapevolmente.
I 5 segnali che si sta sabotando il matrimonio
Certe dinamiche sono comuni a tutte le coppie, sposate e non, ma quando il matrimonio è con il sacramento l’ottica deve necessariamente essere diversa. Non si può prescindere dal coinvolgere Gesù nella relazione della coppia, perché la grazia di Cristo è alla base della vita matrimoniale sacramentale.
Ecco quali errori si commettono spesso senza rendersene conto e che vanno a minare la serenità del rapporto, la fiducia e si strutturano come conflitti che col tempo possono acuirsi fino a distruggere la relazione o comunque a danneggiarla fortemente.
Criticare e giudicare costantemente
Il primo segnale che indica un atteggiamento sbagliato e distruttivo è il continuo criticare e dare giudizi, sempre negativi, al proprio partner. Atteggiamento che in prevalenza è tipico delle donne, il tentativo di voler cambiare l’altro nelle caratteristiche che non piacciono genera incomprensione e non trasmette amore.
Le parole possono ferire profondamente e se invece di ringraziare, lodare per le qualità e incoraggiare il proprio partner ci si focalizza sugli aspetti che non collimano con le proprie aspettative si trasferisce una frustrazione che genera solo insofferenza e accresce le difficoltà.
Invece di puntare il dito contro i difetti meglio valorizzare tutto ciò che c’è di buono e apprezzabile nella persona, che d’altra parte, si è scelto di sposare. Questo mette in una buona disposizione d’animo l’altro e così anche più pronto ad accettare eventuali correzioni.
Mania di perfezionismo
Un altro atteggiamento molto deleterio per il rapporto di coppia è sviluppare una tendenza al perfezionismo e pretendere che anche l’altro abbia lo stesso sentire. Non accettare i limiti e le debolezze proprie e altrui può provocare grossi danni.
Vien meno un sentimento di accoglienza incondizionata che è alla base dell’amore. Innesca un meccanismo di insoddisfazione in entrambi per cui l’uno pretende troppo e l’altro di conseguenza non si sente compreso, accolto con la sua personalità e amato.
Bisogna quindi accogliere, amare e perdonare, perché quando si riceve tutto questo poi è più facile aprirsi al cambiamento e voler migliorare.
Non mettere il partner al primo posto
Tra gli errori che possono sabotare il matrimonio c’è la scelta di anteporre persone e attività al proprio sposo/ a. Le interferenze esterne nella vita di coppia sono tra le cause principali di liti e di rotture. A volte sono invadenze non respinte, altre volte proprio accettate o ricercate da uno degli sposi.
Un eccessivo attaccamento alle famiglie d’origine ad esempio, è causa di dissidi spesso insormontabili. La Sacra Scrittura è chiara: “l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne” si legge in Genesi 2,24.
Nel matrimonio lo sposo e la sposa devono esser messi il primo posto l’uno per l’altra per poter costruire un “noi” autentico e solido.
Avere un’immagine idealizzata
Uno sbaglio abbastanza frequente è porsi un’immagine idealizzata di vita matrimoniale basata su elementi superficiali e soprattutto fare confronti con i matrimoni degli altri.
Ogni coppia è unica, come lo sono i suoi componenti, perché ogni essere umano ha le proprie unicità non ripetibili. La storia pregressa e presente di ciascuno, le condizioni proprie di ogni nuova famiglia che si è formata, costituiscono un unicum e i paragoni semplicemente allontanano dalla realtà e fanno male.
Non pregare insieme
La distanza spirituale nella coppia è un grosso problema e a lungo andare può essere fonte di un dissidio insormontabile. Si possono avere certamente tempi di crescita nella fede diversi e atteggiamenti differenti nei confronti di Dio, ma di base è fondamentale che ci sia una visione comune.
Se il matrimonio è sacramentale si può costruire un vero “noi”, un’unione salda e profonda, solo camminando insieme nella fede. La preghiera di coppia è un elemento importantissimo che serve anche a costruire e sviluppare una relazione forte.
Ritagliarsi dei momenti per la preghiera comune, andare a Messa insieme, approfondire partecipando insieme ad eventi formativi o semplicemente leggendo e confrontandosi vicendevolmente unisce moltissimo.