Ci sono dei momenti in cui, in chiesa, durante la celebrazione della Messa, siamo in dubbio se rimanere seduti o alzarci, se chinare il capo o inginocchiarci.
In effetti, sul foglietto della domenica che contiene le letture, ci sono molte di queste indicazioni, ma se non siamo degli habitué (e dovremmo proprio esserlo) a volte ci sfugge.
Ecco alcune delucidazioni, per ridurre al minimo i nostri errori:
Al momento della consacrazione, quando cioè il sacerdote solleva, prima l’ostia, poi il calice, che verranno trasformati in Corpo e Sangue del Signore, rispettivamente, ci si inginocchia, a meno che non si è impediti dal poco spazio o da problemi di salute. Inoltre si deve chinare il capo, anche se si è in piedi, quando il sacerdote si genuflette.
Ci si alza dopo aver detto: “Proclamiamo la tua morte, Signore, annunciamo la tua Resurrezione, nell’attesa della tua venuta.”.
Alla fine della recita del Padre Nostro (sempre durante la Messa), poi, ricordiamoci di non dire “Amen”, che indica sempre la fine di una preghiera. In quel preciso momento della celebrazione, quindi, non è opportuna, in quanto siamo ben lontani dalla fine.
Il momento dello scambio della pace non è obbligatorio; non viene richiesto, dallo stesso sacerdote, durante alcune celebrazioni, quando si presume che crei confusione o distrazioni, come nel caso in cui si è in pochi e distanti, ad esempio.
Ricordiamoci bene, invece, del digiuno eucaristico, ossia del tempo che deve passare, senza assumere cibo o bevande, prima di prendere la Comunione. E’ di un’ora, ma sono permesse acqua e medicine. Mai -sottolineamolo- gomme da masticare, prima o durante la Messa.
Altra cosa da tenere a mente è di non confondersi, recitando quelle parti della celebrazione, riservate ai Sacerdoti, come “Per Cristo, con Cristo e in Cristo …” o “Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace” …”.
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