
L’aborto è una delle principali cause di morte, anche in Italia.
Anche nel nostro Paese, moltissime mamme decidono di togliere la vita ai piccoli che portano in grembo.
Una di queste iniziative è “40 Giorni per la Vita”, che ha già preservato migliaia di bambini.
Attualmente, nel mondo, l’aborto uccide 40-50 milioni di bambini ogni anno, ossia 125.000 bambini al giorno. Pensate, dunque, al numero di mamme e papà che poi dovranno convivere con questo rimorso tutta la vita.
L’iniziativa “40 Giorni per la vita” sta avendo la sua efficacia, poiché molte persone che praticavano l’aborto hanno smesso e circa 25 cliniche abortiste hanno chiuso, salvando almeno 14.000 bambini.
Proprio sabato scorso, si è aperta la Campagna di Primavera 2018 di “40 Giorni per la Vita” e, New York, ad esempio, una moltitudine di persone ha partecipato ad una Messa e ad una processione, pregando e chiedendo la misericordia di Cristo, per coloro che, come genitori o come medici, hanno partecipato ad una pratica abortiva.
La Messa è stata celebrata dal Vescovo Peter Byrne, dell’Arcidiocesi di New York, nella Cattedrale di St. Patrick.
La processione che ne è conseguita ha visto una recita corale del Rosario e si è diretta verso la clinica di Planned Parenthood.
Al corteo hanno partecipato non solo cristiani, non solo sacerdoti e suore, non solo obiettori di coscienza, ma tutti coloro che, semplicemente, vogliono difendere la vita, tutti coloro che sono consapevoli che la vita inizia al momento del concepimento e che ne deducono che l’aborto è un omicidio, a qualunque stadio della gravidanza.
Non sono mancate le urla di proteste contro il corteo, ma non hanno scalfito lo spirito delle persone concentrate in preghiera e che avevano l’obiettivo comune di portare a compimento la loro missione che celebrasse della vita.
Antonella Sanicanti