Il legame straordinario tra Roma e la Madonna del Divino Amore si è saldato grazie alla speciale protezione della Vergine sulla Città eterna.

A Roma, in località Castel di Leva, sorge il santuario del Divino Amore. Al suo interno si venera un’icona della Madonna con il Bambino. A sovrastare le due figure troviamo la colomba dello Spirito Santo. La costruzione del santuario risale al 1745, sopra quel che rimaneva di un’antica fortezza medievale (l’icona campeggiava sulla torre).
Al culto della Madonna del Divino Amore sono legati diversi fatti miracolosi. Il più antico risale al 1740. Un uomo si sta recando in pellegrinaggio a San Pietro e durante il tragitto, giunto a Castel di Leva si perde. Il pellegrino scorge alcuni casali e un castello diroccato in cima a una collina. Vi si dirige, nella speranza di ottenere qualche indicazione.
In quel mentre viene assalito da un branco di cani randagi. Vistosi perduto, il viandante alza gli occhi al cielo. In lontananza riesce a vedere la torre di un castello sulla quale svetta un’icona della Madonna col Bambino in braccio, attorniata da angeli e con il Bambino in braccio. L’uomo invoca l’aiuto della Vergine ed ecco che i cani si ammansiscono.
In men che non si dica le bestie feroci si dileguano. I pastori della zona sentono le urla del viandante e accorrono sul posto. Una volta ascoltato il suo racconto, lo rimettono sulla strada per Roma. La notizia dell’accaduto si diffonde rapidamente in città e l’icona della Madonna a Castel di Leva diventa presto meta di pellegrinaggi.
La Madonna del Divino Amore protegge Roma durante la guerra
Altri fatti miracolosi sono legati alla tragedia della Seconda guerra mondiale. Il santuario subisce i pesanti effetti dei bombardamenti nel 1943. Tuttavia l’icona rimane indenne e la cosa viene considerata miracolosa. Pio XII allora la fa trasportare dentro Roma, così da avere la protezione della Vergine sulla città.

L’icona viene esposta prima nell’omonima chiesetta, nei pressi di piazza Fontanella Borghese. Il grande afflusso dei fedeli rende necessario però lo spostamento nella più capiente chiesa di San Lorenzo in Lucina. Il Papa indice preghiere in vista dell’imminente scontro tra Alleati e tedeschi per la conquista di Roma.
L’enorme affluenza fa sì che l’immagine debba essere sposata ancora una volta, nella chiesa di Sant’Ignazio a Campo Marzio. Il 4 giugno 1944 il popolo romano fa voto solenne di costruire un nuovo santuario e di realizzare un’opera di carità a Castel di Leva (voto che verrà poi mantenuto).
Sono le ore 18 quando viene letto il voto. Quella sera stessa le truppe tedesche lasciano ordinatamente Roma. Papa Pio XII non ha alcun dubbio: la Madonna ha protetto Roma da un bagno di sangue.
Le parole di papa Pio XII
L’11 successivo papa Pacelli si reca nella chiesa di Sant’Ignazio per celebrare una messa di ringraziamento alla Madonna del Divino Amore, alla quale viene dato il titolo di Salvatrice dell’Urbe. Durante l’omelia il pontefice pronuncia queste parole: «Noi oggi siamo qui non solo per chiederLe i suoi celesti favori, ma innanzitutto per ringraziarLa di ciò che è accaduto, contro le umane previsioni, nel supremo interesse della Città eterna e dei suoi abitanti», dice Pio XII.

«La nostra Madre Immacolata – prosegue il Papa – ancora una volta ha salvato Roma da gravissimi imminenti pericoli; Ella ha ispirato, a chi ne aveva in mano la sorte, particolari sensi di riverenza e di moderazione; onde, nel mutare degli eventi, e pur in mezzo all’immane conflitto, siamo stati testimoni di una incolumità, che ci deve riempire l’animo di tenera gratitudine verso Dio e la sua purissima Madre».
Preghiera alla Madonna del Divino Amore
O bella Vergine Immacolata Maria, Madre di Dio e Madre nostra, o Madonna del Divino Amore, a te rivolgiamo la nostra fiduciosa preghiera per le grazie di cui abbiamo bisogno. Tutto tu ci puoi ottenere, tu che meritasti di sentirti salutare dall’angelo di Dio: Ave, gratia plena!.
Sì, o Maria, veramente tu sei piena di grazia, perché il tuo celeste Sposo, lo Spirito Santo, col Suo divino Amore, fin dalla tua concezione è venuto in te, ti ha preservata dalla colpa e conservata immacolata; è ritornato sopra di te nell’Annunciazione e t’ha resa Madre di Gesù lasciando intatta la tua verginità; su te si è posato ancora nel giorno della Pentecoste, riempiendoti dei suoi sette doni, sicché Tu sei tesoriera e fonte delle divine grazie.
Tu, dunque, Madre dolcissima del Divino Amore, ascolta le nostre suppliche: grazie Madonna! Assicura all’Italia e al mondo la pace, fa trionfare il tuo amore, proteggi il Papa, raduna nell’unità perfetta voluta dal tuo divin Figlio tutti i cristiani, illumina con la luce del Santo Vangelo coloro che ancora non credono, converti a Dio i poveri peccatori, dona anche a noi la forza per piangere i nostri peccati e vincere d’ora in poi le tentazioni, rischiaraci la mente per seguire sempre la via del bene, aprici alfine, o Maria, quando Dio ci chiamerà, la porta del cielo.
Ed intanto, tu che ci vedi gementi e piangenti in questa valle di lacrime, soccorrici nelle nostre miserie, conservaci la rassegnazione nelle inevitabili croci della vita, guarisci, o Madre di grazia, le nostre infermità, ridona la salute ai malati che a te ricorrono.
Solleva o Maria e libera dalle loro pene le anime sante del Purgatorio, specialmente quelle affidate all’Opera dei Suffragi del Santuario e le vittime di tutte le guerre. Guarda maternamente e proteggi le opere del tuo Santuario del Divino Amore e a noi, tuoi figli, concedi, dolcissima Madre, di poterti sempre lodare e che il nostro cuore sia tanto acceso del Divino Amore in vita, da poterne godere in eterno nel Cielo. Amen.