365 giorni con Maria: 8 agosto | Miracolosa conversione di un assassino

La Madonna di Valverde appare a un uomo macchiatosi di omicidi e furti, e riesce a convertirlo all’istante e a riportarlo sulla retta via.

In seguito, in una notte di agosto, lascia un’immagine indelebile nel cuore dei catanesi.

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Gli scontri fra arabi e siciliani

In questi tempi la Sicilia vive periodo drammatici di sangue e devastazione. A fronteggiarsi tra di loro vi sono tre civiltà. La civiltà araba, che domina quelle terre da almeno tre secoli. La bizantina, impegnata a recuperare l’antico dominio ormai perduto. E infine la civiltà normanna, giovane e forte al punto da uscire vincitrice dal conflitto.

Uno scenario drammatico in cui ogni giorno si assiste ad atti di guerre, violenze, distruzioni, nonché di banditismo, di piraterie, di furti e di assassini. Le truppe Normanne in guerra sono alleate con le bizantine, ma la ripartizione del bottino di guerra per loro è stata ingiusta.

Questo è stato recuperato nella sconfitta inflitta agli arabi nel corso della prima battaglia. Ritirati nella contea di Aversa, un soldato di nome Dionisio rimane nell’isola. L’uomo, di origine forse ligure, probabilmente attratto dalle ricchezze di quel luogo e dai facili guadagni che se ne possono ottenere, comincia a dedicarsi ad una vita di brigantaggio.

L’apparizione della Madonna al brigante

Ogni giorno si apposta nel bosco costeggiante la strada che dalla città di Catania giunge fino alla via antica in prossimità della Vallis Viridis. Tanto che sempre più spesso quelle terre diventano luogo di furti, delitti e aggressioni. E’ lì però, in quello che è diventato ormai uno scenario di dolore e disperazione, che gli si presenta la Madonna.

Un cittadino catanese di nome Egidio si sta recando ad Aci, e conosce bene il pericolo che sta per affrontare passando in quella strada. Si affida così alla Madonna e alla sua Protezione, essendo molto devoto. Dopo un buon tratto di strada, l’assassino gli salta addosso sbucando dal bosco. Agitando il pugnale, lo minaccia di morte.

Tutto a un tratto però una voce sale da un cerchio di luce. “Dionisio, Dionisio, non toccare il mio devoto!”, dice la voce. A quel punto il brigante ritira subito il pugnale. “Deponi quell’arma e cessa questa vita di brigantaggio”, dice ancora la voce. L’uomo, guardandosi intorno, all’istante ritorna in sé stesso, e nel suo cuore si fa luce la mostruosità della vita che sta vivendo.

Buttando lontano l’arma con cui ha compiuto molti delitti, si china ai piedi della malcapitata vittima della sua aggressione, implorandone il perdono. Maria ha così compiuto il primo miracolo, quello di salvare Egidio e di fare convertire Dionisio.

Lui piange i suoi peccati

Dionisio torna nella sua caverna per piangere amaramente dei suoi peccati. Lì la Madonna gli appare ancora, confortandolo e invitandolo ad avere fiducia nell’infinita misericordia del Signore. Gli dice anche di raggiungere il sacerdote per chiedergli il perdono, invitando sia i sacerdoti che i fedeli a salire in processione fino al colle di Valverde.

E’ così che in questo frangente Maria indica a tutti il luogo in cui avrebbe dovuto essere costruito il santuario a lei dedicato, con i soldi racimolati barbaramente da Dioniso attraverso le sue violenze. Così la processione avviene la mattina dopo. Tutti, clero e popolo, vedono uno stormo di gru volteggiare in cielo e posarsi nel luogo in cui sorge oggi il Santuario.

Una volta cominciati i lavori per l’edificazione della chiesa, però, a un certo punto si devono interrompere per mancanza di acqua. Dionisio, ormai uomo pieno di fede, si rivolge ancora a Maria. La Vergine interviene di nuovo, chiedendo di picconare alla base della grotta del brigante.

La fonte d’acqua miracolosa

Da quel punto fuoriesce una grande quantità d’acqua che permette di continuare i lavori per l’edificazione della cappella. La fonte ha proprietà miracolosa e diventa presto fonte di guarigione per molti malati. I lavori cominciano nel 1038 e finiscono nel 1040.

La chiesa però non ha ancora visto un segno della presenza di Maria. In una notte di agosto Dionisio è assorto in preghiera e viene colpito da un raggio di luce accesa. Da una nube vede l’immagine di Maria accerchiata da una schiera di angeli. La nube di alza e la luce scompare. Ma al suo posto Dionisio trova impressa nella parete di un pilastro della chiesa una bellissima immagine di Maria.

La sacra immagine

In questa immagine Maria è seduta su di una scranna e vestita con una tunica rossastra e dorata, con un velo a coprirle il capo lasciando fuori i suoi abbondanti capelli. Il manto celeste scuro le copre le spalle e le ginocchia. Il suo volto è meraviglioso, e i suoi occhi vivaci sembrano prendere vita.

Sulla mano destra, il Bambino Gesù, vestito con una piccola tunica bianca e poggiato su un cuscinetto verde-rosso. Nell’immagine Gesù con la mano destra benedice gli astanti, guardandoli con amore.

Preghiera alla Madonna di Valverde

Maria, Madre di Gesù,

dammi il tuo cuore, così bello, così puro, così immacolato, così pieno di amore e umiltà.

O Madre mia dolcissima,

rendimi capace di ricevere Gesù nel pane della vita,

di amarlo come lo amasti tu.

Donami, o Vergine povera, di servire Gesù,

vivo e presente in tutti i poveri, specialmente nei più poveri tra i poveri.

Amen

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