365 giorni con Maria: 3 giugno. La lettera misteriosa scritta in ebraico, consegnata dalla Vergine

La Madonna cosiddetta della Lettera riporta a una vicenda assolutamente straordinaria con al centro una lettera molto speciale.

Il fatto risale ai primi secoli della cristianità, quando San Paolo qui vi giunge per predicare il Vangelo, trova una popolazione in realtà ben disposta a lasciarsi convertire.

Le parole scritte dalla Vergine per quel popolo
365 giorni con Maria, 3 giugno (photo web source)

I cittadini che aderiscono all’invito dell’Apostolo delle Genti, infatti, sono ben presto molti. Quando Paolo si accinge a tornare in Palestina, alcuni chiedono di accompagnarlo per poter conoscere la Madonna di persona.

La consegna di una lettera

E’ così che una delegazione di messinesi si reca in Palestina portando con sé anche una lettera, nella quale i molti concittadini convertiti alla fede di Cristo professano la loro fede e chiedono la protezione di Maria. La Madonna li accoglie e invia a sua volta, per rispondere alla lettera che gli è stata portata, con un altro scritto, in lingua ebraico. Maria arrotola la lettera e la lega con una ciocca dei suoi capelli.

Una volta ricevuta, la delegazione torna a Messina l’8 settembre del 42 d.C. portando l’importante manoscritto, nel quale Maria loda la loro fede e dice di gradire la loro devozione, assicurando loro la sua perpetua protezione.

Ancora oggi quella speciale ciocca di capelli è custodita presso il Duomo di Messina, e viene esposta ogni anno nel giorno del Corpus Domini incastonata nell’albero di un piccolo galeone costruito in argento. Questo rappresenta uno degli esempi della protezione della Madonna per Messina.

Nei secoli successivi, sono avvenuti diversi eventi prodigiosi in relazione a questa speciale memoria, come ad esempio nel 1647, quando la monaca benedettina di Bivona suor Maria Roccaforte, già nota per le sue rivelazioni confessate al suo padre spirituale su Santa Rosalia, ha delle visioni della Vergine Maria e dell’Angelo Custode che le confermano l’autenticità della Lettera.

La protezione di Maria e il testo della lettera

All’inizio del secolo successivo il culto si radica con grande intensità, e c’è una data in particolare a cui fare riferimento, che è quella del 1716, ovvero all’anno in cui il monaco Gregorio Arena porta a Messina una traduzione dall’arabo della lettera di Maria.

Da quel giorno la città siciliana di Messina celebra ogni anno la festa della Madonna della Lettera il 3 giugno.

Il testo che Maria consegna alla delegazione dei messinesi, inoltre, è clamorosamente ancora leggibile. Questi, secondo la Tradizione, recita infatti parole ben precise, che sono queste:

Umilissima serva di Dio, Madre di Gesù crocifisso, della tribù di Giuda, della stirpe di Davide, salute a tutti i messinesi e Benedizione di Dio Padre Onnipotente. Ci consta per pubblico strumento che voi tutti con fede grande avete a noi spedito Legati e Ambasciatori, confessando che il Nostro Figlio, generato da Dio sia Dio e uomo e che dopo la sua resurrezione salì al cielo: avendo voi conosciuta la via della verità per mezzo della predicazione di Paolo apostolo eletto per la qual cosa benediciamo voi e la vostra città della quale noi vogliamo essere perpetua protettrice“.

Le parole scritte dalla Vergine per quel popolo
Particolare Madonna della Lettera – photo web source

In particolare una frase, “Benediciamo voi e la vostra Città”, è anche oggi scritta a caratteri cubitali alla base della stele della Madonnina sul braccio estremo del porto di Messina.

Un culto diffuso anche nelle città vicine

Il culto della Madonna della Lettera si diffonde anche in modo particolare nelle città limitrofe, come ad esempio a Palmi, originata da un evento storico risalente al 1575, quando a Messina scoppia una epidemia di peste che procura la morte di oltre quarantamila persone. I cittadini di Palmi accolgono le persone che fuggono dalla città e mandano aiuti, come generi di vitto e olio, attraverso i suoi marinai.

Una volta che la calamità è superata, la città di Messina vuole donare alle autorità ecclesiali di Palmi uno dei capelli della Madonna, che sono portati nella città siciliana unitamente alla lettera di benedizione, in segno di ringraziamento.

Così nel 1582 arriva alla Marina di Palmi un reliquiario contenente un Sacro Capello della Vergine e da allora comincia la venerazione verso la Madonna appellata col titolo “della Sacra Lettera”, poi eletta patrona principale della città.

Le parole scritte dalla Vergine per quel popolo
Madonna della Lettera nel porto di Messina – photo web source

Preghiera alla Madonna della Lettera

O Vergine Maria,

donna della luce e della vita,

dolcissima Madre,

o Madonna della Lettera,

siamo davanti a te quali figli devoti

in contemplazione

del tuo Figlio, Gesù,

che tieni teneramente

tra le braccia.

Facci innamorare di Cristo.

poni nel nostro cuore

un ardente e insaziabile

desiderio di conoscere,

di amare e di servire Gesù,

Salvatore e Signore

della nostra vita .

Ottienici la grazia

di una vita santa.

spesa interamente per Dio

e per i fratelli.

Nel segno

della nuova evangelizzazione

noi vogliamo,

o Madre della Lettera,

portare a tutti l’annuncio del Vangelo.

unica verità che libera.

che promuove umanità,

che dà senso alla vita.

Guarda, o Maria,

questa città e questa Diocesi:

il tuo sguardo d’amore

e di benevolenza

ci ottenga dal tuo Gesù

la grazia di una santità diffusa,

di un impegno proficuo

per un sano ed equilibrato

sviluppo socio-economico,

per una politica al servizio

dell’uomo e del territorio.

per una progettualità ecclesiale

di comunione effettiva ed affettiva.

Donaci, o Vergine Madre della Lettera,

il tuo Spirito di fede,

la forza della tua speranza

senza smagliature,

la carica spirituale

della tua fervida e operosa carità

per essere qui ed oggi

epifania di Cristo,

testimonianza credibile del Vangelo.

Sciolgo, oggi, nella preghiera

e nel proposito di servire

la causa del Vangelo,

il mio debito di ringraziamento

per gli anni splendidi vissuti

in questa Santa Chiesa di Messina

sotto il tuo vigile, materno sguardo,

o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria,

cara, dolcissima Madonna della Lettera.

Mons. F. Miccichè

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