365 giorni con Maria, 24 marzo. L’icona miracolosa ritrovata sulle acque del lago

La venerata effige riporta a un fatto del tutto speciale, come tale è stata la volontà della Madonna di manifestare la sua presenza.

La Vergine ha deciso, nel corso dei secoli, di non lasciare soli i suoi figli e di ascoltare le loro accorate preghiere.

Il lago: Lei lo ha voluto come sede per la sua immagine
365 giorni con Maria, 24 marzo (photo web source)

La Madonna del Lago di Bertinoro si mostra a un vescovo dell’epoca. Poi, durante le persecuzioni, anche ad un monaco.

Il perché del fatto successo sul lago

Il fatto miracoloso detiene un legame particolarmente profondo con un lago che tuttavia oggi non esiste più, perché scomparso. Da qui si origina il suo nome dove, dal IV secolo d.C. è presente la cittadina di Bertinoro, in provincia di Forlì.

Maria, infatti, decide di apparire proprio sopra quel lago a colui che all’epoca deteneva il ruolo di vescovo nella cittadina, ovvero San Ruffillo, primo vescovo di Forlimpopoli.

L’arianesimo, dottrina eretica elaborata dal monaco Ario, poi condannata al primo concilio di Nicea e combattuta anche dal vescovo Ruffillo, sosteneva che la natura divina del Figlio fosse sostanzialmente inferiore a quella di Dio, e che di conseguenza il verbo di Dio sarebbe originata non dal Padre, ma che al contrario sarebbe stata creata solamente in seguito.

Il lago: Lei lo ha voluto come sede per la sua immagine
Interno santuario Bertinoro – photo web source

Il vescovo Rufillo e la lotta all’arianesimo

Rufillo è famoso per avere sconfitto, assieme al vescovo di Forlì, San Mercuriale, un drago che si trovava fra la città di Forlimpopoli e Forlì. Drago che, secondo alcuni, rappresenta metaforicamente l’idolatria stessa e, quindi, l’eresia.

Giunti all’epoca dell’iconoclastia, vi era un’antica icona bizantina che rappresentava quel miracoloso evento accaduto a San Ruffillo. Purtroppo, però, la foga violenta e ideologica contro le raffigurazioni sacre non ha risparmiato questa immagine, almeno in un primo momento. La splendida icona viene data alle fiamme. Tuttavia, c’è stato un devoto, scaltro ed eroico monaco che l’ha salvata giusto in tempo, pochi secondi prima di finire carbonizzata.

Una volta compiuto il suo gesto di fede, il monaco decide di preservarla portandola con sé, all’interno dell’abbazia dove risiede. La mattina seguente, quando il monaco coraggioso si sveglia, vede con sommo stupore e dispiacere che l’immagine non c’è più. Si chiede: “Che qualcuno l’abbia rubata?”. La cerca a lungo, ma di quella icona non c’è traccia.

L’icona rubata e poi ritrovata miracolosamente due volte sul lago

Tempo dopo, in seguito a numerose ricerche, la stessa icona viene ritrovata a galleggiare sul lago in cui la Madonna è apparsa miracolosamente a San Ruffillo. Il monaco, incredulo di vederla sulle acque, pensa di salvarla nuovamente e di portarla nella sua abbazia per una seconda volta. L’immagine però, stranamente, continua a scomparire e a venire ritrovata, puntualmente, sulle acque del lago di Bertinoro.

Il miracolo si ripete per altre due volte, e a quel punto il monaco si rassegna dal volerla salvare, e capisce che non si tratta solamente di una strana, insolita e curiosa coincidenza, ma che al contrario c’è ben di più. Si tratta di un messaggio che la Madonna sta dando a lui ma, soprattutto, all’intera popolazione. Maria vuole essere venerata in quel preciso luogo.

Una volta cessate le persecuzioni iconoclaste, gli abitanti della zona decidono quindi di riconoscere e di dare seguito al desiderio di Maria, costruendo una piccola ma dignitosa cappella nel quale accogliere l’effige mariana. La stessa cappella che poi, in seguito, ha dato origine all’attuale Santuario della Madonna del Lago di Bertinoro.

Il lago: Lei lo ha voluto come sede per la sua immagine
Esterno Santuario Bertinoro – photo web source

Preghiera alla Madonna del Lago di Bertinoro

O dolce Vergine Maria,

fiduciosi della tua intercessione,

ci mettiamo sotto la tua protezione,

affinché tu, Madre di Dio e Madre nostra,

possa mettere in fuga dalla nostra vita ogni male,

ogni malattia e avversità,

ogni odio e lite,

ogni mancanza di carità:

come tu promettesti alla pastorella,

fa’ o Madre che anche tra noi regnino la carità, la sicurezza e la pace.

Amen.

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