365 giorni con Maria: 18 dicembre. La Vergine protegge dal terribile contagio

La Madonna è invocata dal popolo disperato a causa della terribile epidemia che non lascia scampo: Lei interviene col suo materno e potente aiuto.

La sua azione di grazia non si ferma e la sua potente opera di guarigione continua nel tempo, e manifesta ancora la sua presenza in quel luogo.

365 giorni con Maria, 18 dicembre (photo web source)

Il dipinto miracoloso è l’ex voto di una donna che viene preservata dal terribile male. Successivamente Maria si farà presente apparendo davanti a quell’immagine.

Il flagello che colpisce quel popolo

Una terribile pestilenza colpisce la Liguria verso la fine del 1400. La città di Chiavari, insieme a molte altre, viene lacerata dal terribile evento. Una donna del luogo, Maria Del Guercio, nota come “la Turchina”, fa dipingere l’Immagine della Madonna benedicente, con ai lati San Sebastiano e San Rocco, sul muro esterno di un orto, per ringraziare Maria di averla risparmiata dalla peste.

L’orto diventa purtroppo ben presto un immondezzaio, ma nonostante ciò il dipinto continua a conservare una freschezza di colori abbaglianti.

Il 2 luglio 1610, nel giorno della festa della Visitazione di Maria a Santa Elisabetta, la Madonna appare anche a un uomo di nome Sebastiano. Mentre è per via, una luce lo abbaglia e in mezzo a questa spunta una Signora di celeste bellezza, vestita di un manto azzurro.

Questa cammina tra due torce accese, che spargono al suo passaggio una luce accecante. Sebastiano vede la donna avanzare nella direzione del muro dell’orto, salire in tutta agilità e infine fermarsi nel punto esatto sul quale è dipinta l’Immagine della Madonna.

Quella Signora vista nell’orto

Anche Sebastiano comincia a correre di tutta fretta, entra nell’orto e lì intravede la Signora in raccoglimento, attorniata da un cerchio di luce. Poi, subito dopo, avvolta da una nube, svanisce di fronte ai suoi occhi. In quel luogo si diffonde una fragranza soave e, l’istante dopo, Sebastiano viene guarito.

Così si susseguono numerosi miracoli, che fanno crescere con rapidità la devozione alla Madonna dell’Orto. Tuttavia, inizialmente l’autorità ecclesiastica è molto incerta nel riconoscerla.

Per questo, a Chiavari si svolge il processo canonico, a cui partecipa il Vicario generale di Genova. In quel momento, però, la pittura che prima presentava una lunga crepa, tanto da potervi introdurre le dita all’interno, d’un tratto si ricompatta. Ne rimane solo una linea sottile tanto quanto un filo di seta. È così che il nuovo miracolo toglie ogni dubbio agli oppositori.

In questo modo viene permessa la costruzione della prima chiesetta, che è ultimata nel 1633. L’8 settembre dell’anno successivo, invece, l’immagine miracolosa della Madonna dell’Orto è staccata dal muro per essere infine trasferita sull’Altare maggiore.

Cattedrale Madonna dell’orto – photo web source

Preghiera alla Madonna dell’Orto

Vergine gloriosissima, che per l’eccellenza della Tua Verginità illibata e feconda, sei stata dichiarata dalla Spirito Santo un Orto racchiuso e un Fonte sigillato, perché mai hai ammesso a te stessa altro Signore, che quel Dio che Ti creò, come Orto e Paradiso di sue delizie: deh, volgi amorosa da quella Tua immagine uno sguardo di Madre sopra dell’anima mia, che tante volte si è fatta schiava del peccato.

E per quell’amore parziale, con cui dal Cielo Ti sei palesata fra di noi quale orto fecondo di grazie in nostra giustificazione e salute, impetrami del Tuo Divin Figlio, che reggi tra le braccia, una vera contrizione dei miei peccati e una costante emendazione dei miei costumi.

Amen

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