365 giorni con Maria, 13 marzo. Una lettera ricevuta in sogno sarà la sua salvezza

Un uomo, condannato ingiustamente, verrà salvato poche ore prima della sua morte da una speciale lettera consegnatagli in un sogno dalla Madonna.

Lo sfondo di questo avvenimento è quello della cittadina olandese di Aardenburs, vicina a Bruges.

 Una lettera lo salva dalla condanna a morte
365 giorni con Maria, 13 marzo (photo web source)

La Madonna interviene in una situazione di grave ingiustizia, riportando la pace in un contesto di prova.

Un assassinio al centro della vicenda

Tutto nasce da un fatto a dir poco macabro: un omicidio. Un uomo viene, infatti, assassinato a Gand. Non si sa chi sia il colpevole, ma ad essere accusato è, in un primo momento, un giovane macellaio. L’uomo sta infatti sfortunatamente passando proprio nel momento in cui viene scoperto il cadavere. Poiché porta un coltello insanguinato, viene arrestato.

La corte che lo giudica, condanna l’uomo alla peggiore delle pene: la morte. L’uomo, però, al contrario di quanto tutti pensano sul suo conto, è innocente. Lui cerca in tutti i modi a difendersi, spiegando di aver ucciso un maiale, ma non viene ascoltato.

Non è un uomo cattivo, solamente si guadagna da vivere con l’allevamento e con la macellazione. Di conseguenza, nel lavoro che fa, ogni giorno è abitudine macchiarsi la veste di sangue animale.

La pena che gli è stata inflitta è del tutto ingiusta per la semplice ragione che era errata. Non sapendo come rimediare, il giovane che giace in cella, chiede di potersi rivolgere al primo confessore disponibile ad ascoltarlo.

Un innocente accusato

Prima della sua esecuzione, gli è infatti concesso di confessarsi. Il religioso, all’udire la vicenda che lo sta colpendo con la pena più grave, indica la strada più sicura di tutte, che non è però di certo quella più scontata. Lo invita ad affidarsi alla Madonna con tutto il suo cuore, rivolgendosi a Lei nelle sue preghiere per domandarle la liberazione dal male.

L’uomo quella sera prega costantemente fino ad addormentarsi. Proprio quella stessa notte, gli appare la Vergine con in braccio il Bambino Gesù che intinge la penna nel calamaio che la Madre sta reggendo, e scrive una misteriosa lettera, che consegna all’uomo sulla cui testa pende un orizzonte funesto. Il giorno seguente, con suo grande stupore, il condannato si sveglia con quella lettera tra le mani.

La lettera della Vergine Maria che lo scagiona

Al mattino trova un rotolo di pergamena nella sua cella. Il suo sbalordimento è totale. Le grandi lettere d’oro che sono segnate sulla pergamena lo commuovono. Con grande speranza nel cuore consegna quella lettera al giudice. Lui non sa leggere, quindi si affida al responso dell’ufficiale giudiziario.

Questi, sbalordito, dopo avere letto le parole che vi sono scritte, ordina all’improvviso la sua scarcerazione. L’uomo è così graziato da quel foglio che gli è stato consegnato in maniera prodigiosa e può tornare a casa sano e salvo.

Una lettera lo salva dalla condanna a morte
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Preghiera alla Madonna del Calamaio

Rimani, Maria, accanto a tutti gli ammalati del mondo,

di coloro che in questo momento, hanno perso conoscenza e stanno per morire;

di coloro che stanno iniziando una lunga agonia,

di coloro che hanno perso ogni speranza di guarigione;

di coloro che gridano e piangono per la sofferenza;

di coloro che non possono curarsi perché poveri;

di quelli che vorrebbero camminare e devono restare immobili;

di quelli che vorrebbero riposare e la miseria costringe a lavorare ancora;

di quelli che sono tormentati dal pensiero di una famiglia in miseria;

di quanti devono rinunciare ai loro progetti;

di quanti soprattutto non credono in una vita migliore;

di quanti si ribellano e bestemmiano Dio;

di quanti non sanno o non ricordano che il Cristo ha sofferto come loro.

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