365 giorni con Maria: 13 giugno. Le apparizioni della Vergine che il regime sovietico ha tenuto nascoste

La Madonna di Skiemoniai appare a una ragazza diciottenne che resta stupita e le domanda perché quel miracolo stia accadendo proprio a lei.

Una domanda lecita che la ragazza rivolge alla Vergine e che non resterà senza risposta.

 Il regime sovietico le ha tenute nascoste
365 giorni con Maria, 13 giugno (photo web source)

Soltanto dopo il crollo del blocco sovietico si è venuti a conoscenza delle apparizioni mariane avvenute in Lituania nella diocesi di Panevezys.

Maria è lì, sull’altare, in preghiera

Tutto riporta a una data ben precisa, un venerdì. In quel giorno, la persona che ha assistito personalmente all’evento prodigioso è una contadina diciottenne di nome Francesca Romana.

Sono all’incirca le undici di sera quando la ragazza vede la Madonna che sta in piedi su un altare circondato da candele accese. Le mani della Madonna sono sollevate in atteggiamento di preghiera e i capelli le ricadono sulle spalle. Oltre a questo, la Vergine porta un abito bianco cinto da una fascia azzurra. E tace.

Si tratta della prima apparizione che segna profondamente il cuore e la vita della ragazza. Ma non c’è tempo di assimilare quanto accaduto, perché già il giorno seguente, alla stessa ora, avviene la seconda apparizione. Stavolta sopra l’altare c’è una tovaglia bianca con tante piccole croci sopra, e la Madonna tiene le mani giunte.

La giovane si rivolge alla Madonna

Di fronte a questa immagine la ragazza prende il coraggio a quattro mani e rivolge la parola a Maria. Le domanda perché si sta mostrando a lei, umile e povera contadina senza cultura, piuttosto che a tanti preti che vivono nei monasteri, conducendo magari vite sante ma certamente anche di grande responsabilità.

Si chiede perché Maria abbia scelto lei e non tanti preti o vescovi. La risposta è spiazzante. Il motivo della scelta della Madonna è legato alla sua bontà personale. Nel colloquio che segue, Maria reitererà l’invito alla preghiera, al sacrificio, al digiuno e all’osservanza dei precetti della Chiesa.

Aggiunge inoltre che, nel caso in cui si sia verificata una persecuzione, la veggente deve stare tranquilla perché avrebbe pensato lei a proteggerla. Poi, per ultimo, promette un miracolo, spiegando che non sarebbe più apparsa.

Il pericolo delle persecuzioni ma Maria promette protezione

Presto la notizia si diffonde ovunque, e in quel luogo viene costruito un altare con sopra l’immagine di Maria, in linea con le descrizioni offerte dalla veggente. Da quel giorno si originano numerosi pellegrinaggi spontanei, fino a che il 25 luglio la folla può vedere una luce accecante illuminare l’intera zona.

Dopo quegli eventi ci sono tempi duri, segnati da arresti, minacce e interrogatori da parte del regime che si instaura nel Paese. Ci sarà, anche, un incendio doloso all’altare e all’immagine.

Ma la Madonna non abbandona mai il suo popolo, e ancora oggi presenzia in questo luogo santo insieme ai tanti fedeli che con amore e devozione filiale la pregano e invocano la sua presenza materna nella loro vita, affinché ogni notte venga illuminata dalla sua luce.

Il regime sovietico le ha tenute nascoste
photo web source

Preghiera alla Madonna di Skiemoniai

O Fonte di bontà, Avvocata dei peccatori, porto dei naufraghi, vita di tutti, non scacciarmi da Te perché peccatore, ma anzi, perché tale, ascolta e consola la mia preghiera. Tu sei veramente purissima, o Madre di Dio! Conciliami la benevolenza del Divino Giudice. Io ho peccato, e il mio peccato mi sta sempre dinanzi agli occhi. Sfolgora sulla tenebrosa e sordida mia mente il Lume supremo.

Disperdi la nebbia dei miei torbidi pensieri, affinché, ravvivato dalla serena e tranquilla luce del tuo sguardo, io possa offrirmi vittima gradita al tuo Figlio e mio Dio, venuto al mondo per chiamare i peccatori a penitenza.

Accogli l’umile mia preghiera e salvami! Mostra in me, che sono il più miserabile, quanto grandi siano le tue misericordie, o speranza mia, o Madre del mio Signore! Rendimi benevolo il tuo Figlio e mio Giudice, o Tu che sei l’asilo dei peccatori pentiti

Impostazioni privacy