Oggi ricordiamo la Madonna della Bruna, apparsa molti secoli fa a un contadino sotto le vesti di una ragazza misteriosa. Con grande sorpresa l’uomo scoprirà che si trattava della Vergine Maria.

La Madonna della Bruna, fervente Protettrice della città di Matera, è al centro di una delle storie che la tradizione ci tramanda più affascinanti del Sud Italia. Sebbene la sua festa principale sia il 2 luglio, oggi 30 ottobre si rievoca l’evento che diede origine al suo culto: l’apparizione misteriosa avvenuta intorno al 1400.
La storia narra che, lungo la desolata strada che conduceva alla città, un contadino si imbatté in una giovane donna sconosciuta di eccezionale bellezza.
La ragazza con fare cortese, chiese un passaggio sul suo carro. Quello che accadde una volta giunti alle porte della città è il cuore del mistero e del prodigio: la giovane rivelò la sua vera, divina identità, lasciando il contadino e i pochi testimoni attoniti.
La misteriosa giovane che chiede un passaggio è in realtà la Vergine Maria
Infatti una volta giunto il carro davanti ad una chiesa, quella giovane dalle fattezze misteriose cambiò incredibilmente di aspetto e si trasformò in una statua dicendo queste parole: «È così, su un carro addobbato, che voglio entrare ogni anno nella mia città». Da allora in avanti, a partire dal mese di febbraio ogni anno a Matera si progetta e si addobba un carro trionfale, che verrà successivamente distrutto.

Sul carro destinato a sfilare in processione viene adagiata, come un un trono regale, la Madonna della Bruna. Il nome della Madonna della Bruna pare riferirsi, secondo una prima ipotesi, non solo al colore della carnagione ma soprattutto alla città di Hebron, dove visse Santa Elisabetta e dove Maria andò a visitarla.
Un tempo, infatti, la Visitazione di Maria Santissima a Santa Elisabetta si festeggiava proprio nella giornata del 2 luglio. In quella data papa Urbano VI, che fu a lungo Arcivescovo di Matera prima di passare a Bari e infine ascendere al soglio pontificio, istituì nel 1389 la festa della Visitazione. Oggi, dopo la riforma liturgica del Concilio Vaticano II, la Visitazione della Beata Vergine Maria si celebra il 31 maggio.
Un’altra ipotesi vuole che «bruna» sia una derivazione del termine altomedioevale longobardo «brùnja» che indicava la corazza, la protezione dei cavalieri. Il nome dunque significherebbe Madonna della difesa.
La distruzione del carro è un’usanza che riporta invece all’epoca in cui i materani nascosero la statua della Madonna su un carretto così da evitare che i Saraceni che stavano cingendo d’assedio la città se ne impossessassero e la distruggessero. Una volta messa al sicuro la sacra immagine per non farla cadere nelle mani degli assedianti, gli abitanti di Matera distrussero il carretto.
Preghiera alla Madonna della Bruna
O Vergine Maria, che ti mostrasti nelle fattezze di una fanciulla, e lasciasti alla città di Matera la tua effigie, che ritrae la tua splendente bellezza, non lasciarci mai soli nei momenti in cui abbiamo più bisogno di essere salvati.
Mostraci il tuo dolce volto, Madonna della Bruna, accorri in nostro aiuto, come visitasti prontamente Elisabetta nel momento per lei così delicato della gravidanza in tarda età.
Proteggi tutte le mamme ed i bambini, i giovani, gli anziani, salvaci da ogni avversità: che nessun male abbia ad insinuarsi nella nostra vita. Sii tu a regnare in noi, nella nostra anima, nel nostro cuore, sempre ed in ogni luogo: noi ti doniamo, o Maria, tutto ciò che siamo a che abbiamo: portaci al tuo Divin Figlio.
Noi ti accogliamo come ti accolse il contadino allora: regna con la tua pace, con il tuo amore, o Maria, nei nostri cuori e nel mondo intero. Amen.







