San Gerardo di Brogne fu un nobile diventato abate in Belgio si occupò di rinnovare molti monasteri ripristinando un ordine che era andato perduto.

Oggi, 3 ottobre, ricorre la memoria liturgica di San Gerardo di Brogne, che fu un abate belga del X secolo. Nacque a Namur verso la fine del IX secolo in una famiglia nobile. Era ancora molto giovane quando sentì la chiamata alla vita religiosa.
Inizialmente entrò in un monastero a Saint Denis, nei pressi di Parigi, e successivamente fondò una sua abbazia secondo la Regola benedettina. Le informazioni sulla sua vita ci giungono dalla Vita Gerardi. Si tratta di un’opera definita “d’edificazione e di polemica, spesso fantastica e talvolta francamente fraudolenta” e fu redatta presumibilmente intorno al 1074-75. Non risulta perciò particolarmente attendibile. La fonte più certa è invece laTranslatio S. Eugenli, redatta probabilmente nel sec. X, forse tra il 935 e il 937 e ritenuta più credibile.
Santo di oggi 3 ottobre: San Gerardo di Brogne
Ad aggiungersi a queste fonti c’è anche l’Inventio S. Gisleni, in cui si trovano notizie circa l’opera riformatrice che San Gerardo compì nei monasteri. C’è poi l’Historia monasterii Mosomensis, composta verso il 1033 da un monaco di Mouzon, e un atto ricopiato nel Libertraditionum di Saint-Pierre di Gand da cui si traggono altre informazioni. Questi testi testimoniano l’attività del santo rispettivamente a Saint-Rémy e nel contado di Fiandra.
San Gerardo era conosciuto come un uomo particolarmente virtuoso ed era un monaco esemplare. Godeva del rispetto e dell’apprezzamento delle famiglie potenti che si trovavano nelle regioni limitrofe al suo monastero, e anche i principi, tra cui Gisleberto di Lotaringia e di Arnaldo di Fiandra lo chiamarono per ricevere da lui aiuto e consigli e per risollevare i loro monasteri che erano in rovina.
Era consiederato un apostolo infaticabile, e per un periodo di oltre venticinque anni viaggiò attraverso la Lotaringia e la Fiandra, ponendo in atto importanti opere di riforma e restauto di varie abbazie, circa una dozzina.
Monaco riformatore infaticabile
San Gerardo viene chiamato di Brogne, perchè è in questa località che trascorse la gran parte del suo tempo. Era il 919 quando gli fu concesso di fondare a Brogne, su terre della sua famiglia, un monastero, che per un certo periodo egli stesso guidò, per poi ritirarsi in una vicina cella e usufruire dell’isolamento a lui necessario per la preghiera. È anche il luogo in cui morì, il 3 ottobre 959.
Riformò l’abbazia di Saint-Ghislain, vicino a Mons, riuscendo a riportarvi la disciplina e a introdurvi la Regula di S. Benedetto, e si occupò di riformare molti altri conventi presenti nella contea delle Fiandre, tutti benedettini, e di alcuni altri in Normandia. Alcuni dei monaci si opposero alla sua azione andarono in Inghilterra e lì, ben accolti dal re Edmondo, poterono vivere nell’abbazia di Bath. Le riforme che san Gerardo operò si attuarono in modo lengo e graduale e in molti casi furono di breve durata. Lui si conscentrava sull’antica pratica eremitica e spesso non riuscì a ottenere il sostegno di benefattori laici e vescovi locali per le imprese che stava portando avanti.
La festa del santo è celebrata nelle diocesi di Namur, Gand e Liegi al 3 ottobre. Ci sono alcune reliquie, che sono considerate come autentiche e sono conservate a Saint-Gérard nella casa parrocchiale e nel convento dei Padri Assunzionisti. Ma ce ne sono anche nell’abbazia di Maredsous e nella casa parrocchiale di Aubange oltre che nella chiesa di Notre-Dame a Gand.