3 novembre: la Madonna del Paradiso muove gli occhi davanti a numerosi testimoni

Il miracoloso movimento oculare della Madonna del Paradiso di Mazara del Vallo si ripeté numerose volte. Non solo: ebbe luogo in diversi luoghi e per lungo tempo davanti a molti testimoni. 

Madonna del Paradiso di Mazara del Vallo
Madonna del Paradiso di Mazara del Vallo – lalucedimaria.it

È fin dall’inizio del Settecento che a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, si onora Maria Santissima del Paradiso. Il culto alla Madonna del Paradiso ebbe un forte impulso nel 1797. Questo grazie all’opera dei padri Liquorini. Furono infatti invitati dal vescovo locale a tenere un corso di esercizi spirituali di due mesi. Il corso verteva sui temi del perdono, della grazia e della gloria futura.

Gli esercizi ebbero luogo nella Cappella del Paradiso della Casa Santa, dove troneggiava un’immagine dell’immacolata realizzata dal cavaliere Sebastiano Conca. Proprio qui, verso le 21 del 3 novembre 1797, la Madonna cominciò a muovere gli occhi, abbassandoli e innalzandoli. Talvolta gli occhi rotearono verso destra, altre volte verso sinistra o ancora fissandosi sui fedeli riuniti in preghiera. 

Altre volte ancora l’immagine chiuse gli occhi e li riapri. Il miracolo si verificò sia nel collegio di San Carlo che nei monasteri di Santa Caterina, di Santa Veneranda e di San Michele. Qui il miracolo andò avanti per ben 24 ore senza alcuna interruzione. Il 10 dicembre 1797 cominciò il processo diocesano per verificare e ufficializzare la veridicità del miracolo.

Il miracoloso movimento degli occhi della Madonna si ripete davanti a tutti 

Il processo si concluse nel giugno dell’anno successivo. Così il vescovo, anche lui tra i testimoni del fatto miracoloso, poté chiedere al Capitolo Vaticano di coronare l’immagine. L’incoronazione fu decretata il 10 aprile 1803 e avvenne a Mazara nel mese di luglio di quell’anno. Il miracoloso movimento degli occhi si rinnovò il 20 ottobre 1807.

Madonna del Paradiso
L’immagine miracolosa della Madonna del Paradiso (Foto Facebook @Cappella “Gesù confido in Te” – Ospedale Mazara del Vallo) – lalucedimaria.it

Tra i testimoni ci sarà uno dei principi di Lampedusa, Giuseppe Maria Tomasi. Non è finita: il miracolo accadde ancora all’interno del santuario e in diverse altre occasioni (come il 21 gennaio 1811 e il 5 marzo 1866). L’ultima volta ebbe luogo nel 1981 in cattedrale, senza però essere seguito da un riconoscimento ufficiale. Oggi la Madonna del Paradiso è Patrona della Diocesi e compatrona di Mazara del Vallo. 

Preghiera alla Madonna del Paradiso di Mazara del Vallo

O Vergine del paradiso, guardaci e, con i tuoi occhi prodigiosi, indicaci in che direzione volgere il nostro sguardo, così come hai fatto con i nostri padri nella fede. Tu che sei stata la strada che Dio per primo ha percorso per raggiungere noi con l’Incarnazione, sei anche la strada che la Chiesa nel tempo è chiamata a percorrere per raggiungere il suo Dio.

Tu sei la strada che Dio ha scelto per portare il Paradiso sulla terra e la terra al Paradiso. Tu sei Colei in cui non è possibile separare il Creatore dalla Creatura. Tu conosci la direzione dove è bene che il cristiano volga il suo sguardo per incrociare lo sguardo di Dio.

Guardaci ancora o Maria immacolata, per aiutarci a comprendere, dentro la bellezza del tuo sguardo, la volontà misteriosa di Dio. La tua storia inizia con la capacità di ascoltare e accogliere la Parola eterna, di cui sei innanzitutto discepola e poi madre e infine, ancora discepola. Trasmettici la tua esperienza e aiutaci a vivere nella Parola incarnata di Dio, per condividerla con tutti coloro che intendono dare significato nuovo alla propria esistenza.

Per trasmetterci quella sapienza e quella intelligenza di cui abbiamo bisogno per distinguere il bene dal male. Così come sei intervenuta a Cana, intervieni anche a Mazara del Vallo, e dici al Figlio tuo: “Non hanno più vino” (Gv 2,3), non hanno più la gioia di vivere la loro vita nella logica dell’amore, non hanno più serenità, non hanno più fiducia, non hanno più l’armonia nello stare insieme.

La denuncia della mancanza del vino, nel tuo amore materno, è sempre accompagnata dall’invito rivolto a noi a fare quello che Lui dirà, perché solo facendo quello che Lui dirà la nostra difficoltà della mancanza di vino può essere superata.

Guardaci con amore o Regina del Paradiso, tu che sei salute degli infermi e rifugio dei peccatori, facci gustare di che sapore è il perdono di Dio. Aiutaci a sperimentare che Egli non ci tratta mai secondo i nostri peccati, ma sempre secondo la sua misericordia, per questo ci ha sempre cercato, e continuerà a cercarci ancora.

All’inganno di credere di star meglio lontani da Lui, possa subentrare per tutti la felice esperienza di sentirsi amati, perdonati, più di quanto si possa pensare ed immaginare, perché Egli è un padre veramente santo e buono. Consolatrice degli afflitti, perché senza il tuo sguardo siamo smarriti e ci sentiamo più soli con le nostre difficoltà personali, familiari, economici, sociali ed ecclesiali.

Guardaci e lasciati guardare, o Madonna del Paradiso, perché dentro questo gioco di sguardi, ognuno di noi ha un segreto da rivelarti, una intercessione da chiederti, una confidenza da farti, una gratitudine da mostrarti; ognuno di noi ha qualcosa di personale e di importante da dirti.

O Maria, tu che sei la porta del cielo e la stella del mattino, con il tuo sguardo accompagnaci a vedere Gesù. Così come dissero i greci all’apostolo Filippo, oggi noi lo diciamo a Te: vogliamo vedere Gesù! (Gv 12,21)

Vogliamo vedere Gesù nei tuoi occhi e nel tuo grembo, nel tuo amore di madre. Vogliamo vedere Gesù nella tua Chiesa di Mazara del Vallo, nel vescovo Domenico che quest’anno fa memoria dei suoi 50 anni di ministero sacerdotale, nei presbiteri, nelle comunità religiose; vogliamo vedere Gesù negli anziani e nei giovani, nei bambini e nei loro genitori.

O Madonna del Paradiso, vogliamo vedere Gesù dentro questa storia e in questo tempo, in ogni uomo che condivide con noi la terra e la vita. Tu che sei stata educatrice della Chiesa nascente, insegnaci a vedere Gesù negli ammalati e nei fragili, nei poveri, negli immigrati, nei nostri vicini di casa, in tutti i luoghi e in tutti gli ambienti.

Amen.

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