La festa del Sacro Cuore di Gesù è stata voluta e richiesta espressamente dal Signore nelle apparizioni a Santa Margherita Maria Alacoque, devozione suggerita anche a vari altri mistici.

La devozione al Sacro Cuore di Gesù, che si festeggia oggi 27 giugno, è stata richiesta proprio da Nostro Signore attraverso le straordinarie rivelazioni a santa Margherita Maria Alacoque e si celebra il venerdì successivo alla Solennità del Corpus Domini.
È dunque una festa mobile e già dal Medioevo la devozione al Sacratissimo Cuore di Gesù era sorta in vari mistici. Santa Matilde di Magdeburgo, santa Matilde di Hackeborn, santa Gertrude di Helfta e il beato domenicano Enrico Suso ne furono i precursori. Ma sarà solo nel XVII secolo che con santa Margherita Maria Alacoque trovò piena espressione e dopo fu riconosciuta.
Oggi 27 giugno è la Solennità del Sacro Cuore di Gesù
Questa festa fu menzionata per la prima volta nel 1672 dal sacerdote Giovanni Eudes, di cui quest’anno ricorre il centenario della canonizzazione. Poi, il il 27 dicembre 1673 santa Margherita Maria Alacoque, monaca visitandina di Parais- le- Monyal, ebbe la prima visione di Gesù che le mostrava i segreti del suo Sacratissimo Cuore.
Voleva che per la freddezza del mondo e lo stato di depravazione che conduceva le anime alla perdizione ci fosse necessità di ricorrere ad una devozione al Sacro Cuore, espressione di amore e misericordia, luogo di rifugio, l’unico dove si può trovare la salvezza.
Gesù disse perciò alla santa: “Il mio Cuore divino è tanto appassionato d’amore per gli uomini e per te in particolare, che non potendo più contenere in sé stesso le fiamme del suo ardente amore sente il bisogno di diffonderle per mezzo tuo e di manifestarsi agli uomini per arricchirli dei preziosi tesori che ti scoprirò e che contengono le grazie in ordine alla santità e alla salvezza, necessarie per ritirarli dal precipizio della perdizione“.
La richiesta e le promesse
La richiesta del Signore fu chiara e circostanziata: “ti chiedo che il primo venerdì dopo l’ottava del Santo Sacramento sia dedicato a una festa particolare per onorare il mio Cuore, ricevendo in quel giorno la santa Comunione e facendo un’ammenda d’onore per riparare tutti gli oltraggi ricevuti durante il periodo in cui è stato esposto sugli altari. Io ti prometto che il mio Cuore si dilaterà per effondere con abbondanza le ricchezze del suo divino Amore su coloro che gli renderanno questo onore e procureranno che gli sia reso da altri”.
Fa perciò delle promesse esplicite indirizzate a tutti coloro che accoglieranno questa devozione e vorranno trovare rifugio nel suo Cuore che è stato straziato per amore nostro. Il Sacro Cuore apparve alla mistica come una fornace incandescente. Il Signore le lasciò un dolore nel costato come segno tangibile che tutto quanto aveva vissuto era reale.
In un’altra grande visione le si presentò risplendente di gloria “con le sue cinque piaghe sfolgoranti come cinque soli”, e le rivelò fino a quale eccesso era arrivato il suo Amore per gli uomini e al tempo stesso il suo dolore poichè viene ricambiato con ingratitudini e indifferenze. Promette poi che coloro che si comunicano in grazia di Dio il primo venerdì di ogni mese la salvezza eterna. Istituisce così la pratica dei Nove Primi Venerdì del mese.
La diffusione della devozione
La devozione non si diffuse immediatamente, ci volle del tempo. Fu grazie all’aiuto e al sostegno di grazie Claude de la Colombière, sacerdote gesuita e padre spirituale di santa Margherita che pian piano furono fatte delle azioni affinché prendesse forma.
Il sacerdote su richiesta della mistica andò a chiedere al re Luigi XIV di consacrare la Francia al Sacro Cuore di Gesù e a rappresentarlo sugli stendardi del regno. Questa richiesta non trovò accoglienza e ci fu da affrontare anche l’ostilità dei giansenisti che la consideravano una devozione idolatrica.
Fu nel 1856 che papa Pio IX istituì la Solennità del Sacro Cuore e la rese una celebrazione liturgica estesa a tutta la Chiesa. Una grande santa come santa Teresa del Bambin Gesù in una sua poesia al Sacro Cuore scriveva, avendolo trovato: “Un cuore caldo di tenerezza cerco, che sostegno mi sia senza ricambio, che tutto di me, debolezza inclusa, ami e giorno e notte non m’abbandoni”.