26 agosto, Madonna di Czestochowa: tentano di profanare l’icona, inizia a sanguinare

Il culto della Madonna di Częstochowa è legato a un fatto miracoloso accaduto quando un eretico cercò di profanare l’immagine venerata da tutti i polacchi.

Madonna di Czestochowa
Madonna di Czestochowa – lalucedimaria.it

La Polonia ha una regina indiscussa: la Vergine Nera di Częstochowa, raffigurata nell’antica icona venerata dai polacchi fin dal XIV secolo e conservata gelosamente nel santuario di Jasna Góra, uno dei più importanti centri di culto mariano del mondo. Basti pensare che ogni anno una media di 4-5 milioni di pellegrini provenienti da più di 80 Paesi del mondo visitano il santuario polacco.

Stando agli storici dell’arte l’icona della Madonna Nera col bambino Gesù, di tradizione medievale, segue il modello dell’iconografia bizantina. Si tratta di un’icona “Odigitria” che significa “Colei che indica e guida tutto lungo il cammino”La tradizione vuole che a dipingerla sia stato San Luca. Nel corso del tempo l’icona della Madonna Nera è stata trasferita diverse volte e non sono mancate le traversie.

Nel XIV secolo l’icona – diventata proprietà del duca Ladislao di Opole – venne colpita per la prima volta. Accadde durante l’assedio mosso dai tartari al castello di Belz. Nel corso della battaglia una freccia vagante colpì l’icona all’altezza della gola della Vergine Maria. Temendo il furto dell’immagine, Ladislao scappò così con l’immagine nella cittadina di Częstochowa.

Nel 1382 l’icona fu portata dunque sulla collinetta di Jasna Góra – che in polacco vuol dire «montagna luminosa». In cima alla collina Ladislao fece edificare un monastero per i monaci di San Paolo. Durante i secoli il santuario ha subito diversi assedi. Come quello del 1430, quando Jasna Góra fu presa d’assalto dagli Ussiti, ovvero i seguaci  dell’eretico Jan Hus provenienti dalla Boemia.

Il miracoloso sanguinamento dell’icona

Furono proprio gli Ussiti a sfregiare l’icona della Madonna Nera prendendola a sciabolate e provocando un miracoloso sanguinamento. L’esercito ussita invase il monastero e si impadronì della venerata icona, messa su un carro per essere portata via. Il carro poco dopo non riuscì più a muoversi. I cavalli rifiutavano di andare avanti.

Icona Madonna di Czestochowa
La tanto venerata icona della Madonna Nera col Bambino (Foto Facebook @Our Lady of Czestochowa / the Black Madonna) – lalucedimaria.it

A quel punto gli Ussiti gettarono l’immagine a terra e uno dei soldati conficcò per due volte la spada nel dipinto provocando le due cicatrici ancora oggi visibili sulla guancia della Madonna Nera che cominciò miracolosamente a sanguinare. Si narra che prima di sferrare il terzo colpo il soldato sia caduto a terra privo di vita.

L’immagine venne recuperata e restituita al monastero. Negli anni sono stati fatti diversi tentativi di restaurare l’immagine originale. Ma non è servito a nulla: le cicatrici sono sempre riapparse, segno del desiderio della Vergine Maria di rimanere con i segni della profanazione.

La Madonna Nera di Częstochowa, incoronata nel 1717 per iniziativa di papa Clemente XI, è venerata come patrona della Polonia. Nel 1656 il Re Giovanni Casimiro proclamò Maria Regina della Polonia. All’intercessione della Madonna di Częstochowa è attribuita la liberazione della Polonia dal giogo svedese nel 1655, quando l’esercito guidato dal generale Müller, forte di 9.000 uomini, assediò invano per due mesi il santuario di Jasna Gora (difeso da appena 300 valorosi).

La Madonna di Częstochowa salva la Polonia dai turchi

Qualche anno prima, un’apparizione della Madonna nel cielo aveva gettato nel panico i turchi che stavano per sbaragliare la debole resistenza polacca a Beresteczko. Da allora l’inno della Madonna di Częstochowa suona così: «Hai schierato il tuo popolo armato per la battaglia, hai disperso le forze dell’islam, hai umiliato i turchi».

Interno santuario di Jasna Gora
Il santuario della Madonna Nera di Czestochowa (Foto Facebook @Our Lady of Czestochowa / the Black Madonna)- lalucedimaria.it

La minaccia turca si ripresentò il 24 agosto 1675. Fu allora che i seimila Ussari guidati da Jan III Sobieski liberarono Lwow (Leopoli) dall’assedio di un’immensa armata turca composta da trecentomila guerrieri. Mentre il popolo pregava la Madonna nella cattedrale, una violenta tempesta si abbatté sugli assedianti, scompaginando l’esercito ottomano.

In tempi più recenti, nel 1948, l’icona della Madonna Nera  pianse nel duomo di Lublino. La calca di fedeli fu tale da costringere il vescovo a chiudere la chiesa per non avere guai con il potere comunista. Nel 1967 quella stessa icona pianse ancora una volta provocando defezioni di massa nel Partito Comunista.

Da giugno a settembre di ogni anno partono dei pellegrinaggi a piedi da ogni parte della Polonia per raggiungere il santuario di Czestochowa. Il più impegnativo dei percorsi è lungo ben 600 chilometri. Nel 1936 un giovanissimo Karol Wojtyla, il futuro Giovanni Paolo II del quale è nota la profonda devozione alla Madonna di Czestochowa, venne in pellegrinaggio partendo da Cracovia. A Jasna Góra ritornerà anche durante il suo pontificato.

Preghiera alla Madonna di Czestochowa

O Chiaromontana Madre della Chiesa, con i cori degli angeli e i nostri santi patroni, umilmente ci prostriamo di fronte al Tuo trono. Da secoli Tu risplendi di miracoli e di grazie qui a Jasna Gòra, sede della Tua infinita misericordia. Guarda i nostri cuori che ti presentano l’omaggio di venerazione e di amore.

Risveglia dentro di noi il desiderio della santità; formaci veri apostoli di fede; rafforza il nostro amore verso la Chiesa. Ottienici questa grazia che tanto desideriamo: (esporre la grazia). O Madre dal volto sfregiato, nelle Tue mani pongo me stesso e tutti i miei cari. In Te confido, sicuro della Tua intercessione presso il Tuo figlio, a gloria della Santissima Trinità.

Sotto la Tua protezione ci rifugiamo, o Santa Madre di Dio: guarda a noi che siamo nella necessità. Nostra Signora della Montagna Luminosa, prega per noi.

Gestione cookie