L’apparizione di Madonna di Montevergine è legata alla costruzione del santuario a lei dedicato e all’apparizione a un santo protagonista di un episodio che ricorda molto quello di San Francesco con il lupo di Gubbio.
La fondazione del santuario irpino di Montevergine (in provincia di Avellino) risale al lontano 1124 grazie a San Guglielmo da Vercelli (1085-1142). Di nobili origini, da giovane si fa pellegrino nei principali santuari d’Europa. Guglielmo è da poco rientrato dal pellegrinaggio a Santiago di Compostela e già sta organizzandone uno nuovo.
Questa volta la meta è Gerusalemme. Per prepararsi nella maniera più adeguata, decide di passare un tempo di raccoglimento a Monte Serico ad Atella. In questo luogo il Signore gli dà la grazia di assistere alla guarigione di un uomo cieco. Dopodiché si mette in viaggio per Brindisi con l’intenzione di imbarcarsi per la Terrasanta.
Da quelle parti, a Ginosa, conosce l’abate San Giovanni da Matera. Il santo abate gli sconsiglia il viaggio e lo esorta a rinunciare a tutti i pellegrinaggi. Lui disattende il consiglio e prosegue per la sua strada. Ma lungo il cammino, nei dintorni di Oria, viene aggredito da un gruppo di briganti che lo conciano per le feste e lo derubano di tutto quello che ha.
Guglielmo ripensa alle parole dell’abate e comprende che aveva ragione. Dopo aver pregato, capisce che la sua missione è quella di dedicarsi al servizio di Dio in terra d’Occidente. Si porta così in Irpinia e va a stabilirsi sul Monte Partenio, che altro non significa che “Monte Vergine” (Mons Parthenius).
Sulla sommità del monte un tempo era stato eretto un famoso tempio dedicato a Cibele, la Grande Madre dei pagani. Qui Guglielmo vive in una grotta, dove incontra un lupo. Il santo lo ammansisce rendendo l’animale il suo fedele compagno. In poco tempo cominciano ad arrivare molti discepoli, al punto che si renderà necessario erigere un’abbazia.
Nel 1124 San Guglielmo ha un’apparizione della Madonna. La Vergine gli chiede di costruire una chiesa in suo onore nel luogo in cui un tempo sorgeva il tempio dedicato a Cibele. Il santo obbedisce e nel 1126 i lavori sono già terminati. Qui nel 1939, durante il secondo conflitto mondiale, venne nascosta la Sacra Sindone per tutta la durata della guerra.
Vergine benedetta, che, da secoli, ti degnasti di scegliere e consacrare Montevergine a tuo Santuario, deh! volgi gli occhi tuoi misericordiosi su di noi che, prostrati ai tuoi piedi, ti onoriamo ed invochiamo in questa Santa Immagine. O Madre amorosissima di tutti i fedeli, deh! continua a dimostrarti in ogni tempo a ciascun di noi vera Madre, qual sempre ti sei dimostrata finora: ma fa’ che ancor noi ci diportiamo costantemente verso di Te da veri figli, amanti, ossequiosi e devoti….Ave Maria.
O Tesoriera benefica delle divine grazie, deh! versale a larga mano sopra di noi, che con tutta fiducia te le domandiamo: ben conosci quali e quanti sono i bisogni delle anime nostre…Ave Maria. O potentissima Avvocata dei poveri peccatori, deh! assistici nei pericoli, fortificaci nelle tentazioni, e tienici immuni da ogni peccato: non ti stancare di patrocinare di continuo presso il tuo Figliuolo la salvezza delle anime nostre, finche’ non le avrai condotte con Te in Paradiso. Così sia….Ave Maria.
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