La Madonna di Prada si manifesta a una fanciulla del posto e dopo la sua apparizione lascia un segno miracoloso. Un’immagine della Vergine comincia anche a lacrimare.

A Mapello, in provincia di Bergamo, in una zona delimitata dai fiumi Brembo e Adda, sorge un santuario al cui interno si venera un’immagine mariana detta Madonna di «Prada» (un affresco murale che ritrae la Madonna delle Grazie). La devozione alla Madonna di Prada è legata a un’apparizione della Vergine, avvenuta probabilmente nel XV secolo, a una giovane di Mapello.
Al termine dell’apparizione la Madonna avrebbe lasciato una fonte di acqua miracolosa nel prato (da cui il nome Prada, che nel dialetto locale significa “dei prati”) in cui si era manifestata alla fanciulla del posto. In seguito al prodigio si provvede a realizzare un’immagine che a un certo punto inizia a lacrimare.
Le gocce si rivelano taumaturgiche. I malati che vi entrano un contatto guariscono dai loro mali grazie alle lacrime della Madonna. Si racconta però che le miracolose guarigioni sarebbero smesse nel giorno in cui in donna pensò di recarsi alla fontana e di immergervi il suo cane. La sorgente si prosciugò e i miracoli cessarono.
La costruzione del santuario e il misterioso crollo dell’impalcatura
Nel 1482 viene costruito il santuario. Un altro fatto inspiegabile si sarebbe verificato diversi secoli dopo. Intorno al Settecento si pensò che l’affresco non sarebbe servito più a nulla. Fu deciso così di murare la nicchia che custodiva l’immagine. L’impalcatura però crollò nel momento in cui venne raggiunto il volto della Madonna. I mapellesi interpretarono il crollo come un segno evidente della volontà celeste.

Così quella che sembrava una devozione destinata a spegnersi riprese con grande forza e fervore. Per raggiungere il santuario dedicato alla Madonna di Prada si percorre un maestoso viale alberato di 500 metri. A volerlo furono il Barone Gian Maria Scotti e il Cavaliere Antonio Taramelli in modo da collegare il santuario all’area abitata di Mapello.
Inaugurato l’8 settembre 1919, il viale è dedicato alla pace, ai reduci e ai caduti della Prima Guerra mondiale. La scelta del giorno non è casuale, visto che l’8 settembre si festeggia la Natività della Beata Vergine Maria. Poco più di due anni prima – il 5 maggio 1917 – per implorare la pace nel pieno del primo conflitto mondiale, nel mese dedicato alla Santa Vergine papa Benedetto XV aveva fatto aggiungere alle litanie e lauretane l’invocazione “Regina pacis ora pro nobis“ (Regina della pace, prega per noi).
Dopo la Seconda Guerra Mondiale i mapellesi profumarono il lato occidentale del santuario con i tigli utilizzati per il viale. Insieme alla cornice del Monte Carlo si crea un effettivo suggestivo, quasi un piccolo angolo di paradiso terrestre. L’interno del santuario è decorato da affreschi realizzati nel 1956 dal pittore locale Natale Bertuletti.
Preghiera alla Madonna di Prada di Mapello
Placa, o Madre purissima, la selvaggia tempesta dell’anima mia, che sola ti sei mostrata sulla terra porto di quanti navigano nei mali della vita. Tu che hai generato la Luce, illumina, o Pura, gli occhi del mio cuore.
Sei stata data a noi, sulla terra, come protezione, baluardo e vanto. Ci sei stata data come torre e sicura salvezza, o Fanciulla. Per questo non temiamo più i nemici noi che piamente ti magnifichiamo