La popolazione è sconvolta dalla minaccia della guerra e invoca con fede la Madonna delle Grazie. La risposta della Vergine alla devozione popolare non si fa attendere.
A Voltri, quartiere genovese a circa 17 km dal centro del capoluogo ligure, si conserva gelosamente un’antica icona mariana risalente al XVI secolo. Da sempre tenuta in grande onore dalla pietà popolare, non le sono mai venute meno le manifestazioni di fede. A tanta devozione la Vergine risponde con immensa generosità.
Oggi, 18 febbraio, Voltri ricorda un evento particolare che lega per sempre l’icona al Santuario dedicato alla Madonna delle Grazie. Davanti all’amore materno di Maria anche le armi dei soldati finiscono per piegarsi e sciogliersi. Come è accaduto in questo piccolo angolo della Liguria molti secoli fa. Ma il messaggio risuona più attuale che mai.
Bisogna ritornare con la memoria al 1743, nel pieno della Guerra di successione austriaca, il conflitto che il 1740 e il 1748 coinvolse quasi tutte le potenze europee. Teatro di guerra fu principalmente l’Europa centrale, ma non mancarono combattimenti anche nei Paesi Bassi austriaci, in Italia, nell’Atlantico e nel Mediterraneo. Proprio in quel mentre Maria si manifestò.
Tutta Genova temeva che le truppe nemiche potessero raggiungere la città. Il timore angustiava ancor più il piccolo borgo di Voltri, che ben difficilmente avrebbe potuto sopravvivere alla violenza della soldataglia. Gli abitanti del posto cominciano così a rivolgere alla Vergine un’intensa preghiera davanti alla tanto venerata icona.
A un certo punto la Madonna appare con gran fulgore sul colle sovrastante Voltri, sporgendosi lungo la via percorsa dall’esercito nemico. Alla visione della Madre di Dio le truppe austriache si impauriscono e si danno alla fuga. Genova è salva dalla minaccia. La voce del prodigio si diffonde in fretta. Da ogni parte si innalzano canti di lode al Signore e alla Madonna.
In segno di gratitudine Genova edifica il sontuoso santuario della Madonna delle Grazie. La nuova costruzione prende il posto di una chiesa preesistente, dedicata alla Santa Croce, sorta sopra un antico tempio pagano. A erigerla sembra siano stati i santi Nazario e Celso. Ricostruita nel XII secolo, dal 1502 custodisce un quadro del pittore Corrado di Oddone.
Il dipinto raffigura la Madonna col Bambinello Gesù che le porge un fiore. La dolcezza di questa immagina attira ogni anno una folla di pellegrini al santuario che sorge nel Parco della Duchessa di Galliera. Qui i devoti si inginocchiano per pregare Maria, chiedendo la sua intercessione per ogni sorta di grazie, tanto materiali quanto spirituali.
Maria Santissima, madre di Dio e degli uomini,
ecco che noi, umilmente prostrati ai piedi del Tuo augustissimo trono,
Volgi, Te ne preghiamo, a noi miseri Tuoi figli, uno sguardo pietoso
e ottienici dal Tuo divin figlio Gesù la grazia che ardentemente domandiamo…
Siamo miseri e non meritiamo i Tuoi favori, ma il bel titolo di Madre,
e non dubitiamo di ottenere il Tuo materno aiuto!
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