La Madonna delle lacrime è legata a un fatto prodigioso accaduto davanti a moltissimi testimoni oculari.
A Gyòr, in Ungheria, si venera un’immagine della Madonna testimone di un legame poco conosciuto tra il popolo ungherese e quello irlandese. Nella cattedrale locale è custodito infatti un dipinto che raffigura una Natività o, meglio, la Vergine Maria in adorazione del Bambino Gesù adagiato nella mangiatoia.
Bisogna sapere che questa immagine proviene dall’Irlanda. A portarla in Ungheria nel 1650 fu un vescovo irlandese fuggito alla sanguinosa repressione da parte delle truppe britanniche. Al tempo l’Inghilterra si trovava sotto il dominio dei puritani e i cattolici irlandesi gemevano sotto il tallone della persecuzione scatenata contro di loro da Oliver Cromwell.
Walter Lynch, vescovo cattolico di Clonfert, fu costretto a fuggire dall’isola e portò con sé in esilio l’immagine della Consolatrice degli Afflitti. Giunto a Vienna, incontrò qui il vescovo di Györ che lo invitò in Ungheria, dove il vescovo Lynch rimase fino alla morte, sopraggiunta nel 1663. Venne sepolto nella cattedrale di Györ, accanto alla sua amata immagine.
Il dipinto della Consolatrice degli Afflitti è legato a un fatto miracoloso verificatosi il 17 marzo 1697, nel giorno in cui si festeggia san Patrizio, evangelizzatore e patrono d’Irlanda. Durante la messa delle 6 del mattino, dagli occhi della Madonna cominciarono a scorrere lacrime di sangue. Il pianto durò per tre e ore e moltissimi furono i testimoni oculari del miracolo.
Qualcuno notò che quello era il periodo in cui la persecuzione ai danni dei cattolici irlandesi aveva raggiunto il suo punto di massima ferocia. Durante il fenomeno della lacrimazione miracolosa venne usato un fazzoletto di lino – ancora oggi conservato – per asciugare le lacrime di sangue gocciolate sul pavimento (le tracce si notano ancora).
Verso la metà del XX secolo un professore di chimica esaminò il lino e dai test emerse che la sostanza di cui era impregnato il tessuto era una miscela di sangue e lacrime umane. Gli archivi cittadini conservano le deposizioni giurate dei testimoni dell’evento miracoloso.
Tra loro si annoverano anche anche il governatore, il borgomastro, il comandante della guarnigione militare. Testimoniarono perfino i pastori calvinisti e luterani, pure il rabbino della città.
L’eco del fatto fu vastissima e raggiunse anche l’Irlanda. Da allora la festa principale della cattedrale di Györ è quella di san Patrizio, nell’anniversario della miracolosa lacrimazione. Questo miracolo fatto di lacrime e sangue gemella spiritualmente i cattolici d’Irlanda e Ungheria, colpiti in tempi diversi dalla persecuzione.
L’immagine della Consolatrice degli Afflitti attira ancora oggi numerosi devoti, in particolare nei giorni dell’Assunzione e di San Patrizio.
O Madonna delle Lacrime
guarda con materna bontà
al dolore del mondo!
Asciuga le lacrime dei sofferenti,
dei dimenticati, dei disperati,
delle vittime di ogni violenza.
Ottieni a tutti lacrime di pentimento
e di vita nuova,
che aprano i cuori
al dono rigenerante
dell’amore di Dio.
Ottieni a tutti lacrime di gioia
dopo aver visto
la profonda tenerezza del tuo cuore.
Amen
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