A Nostra Signora del Carmelo è legata una delle più antiche pratiche di devozione carmelitane, associata alla consegna dello Scapolare e alle promesse fatte a San Simone Stock.

Oggi, festa della Madonna del Carmelo, si ricorda la consegna dello Scapolare a San Simone Stock. In qualche chiesa retta dai padri carmelitani o in altre avremo tutti visto una statua o un quadro della Madonna del Carmelo, seduta e vestita con abiti color marrone, incoronata e con il Bambino Gesù sul ginocchio, mentre porge lo Scapolare a un santo inginocchiato e in abito carmelitano.
Non è altro che la riproduzione di quanto avvenne il 16 luglio 1251, quando la Vergine apparve a Cambridge a San Simone Stock, che da quattro anni era priore dell’Ordine Carmelitano. Nove secoli prima di Cristo, il profeta Elia si recò sulle alture del Monte Carmelo per chiedere a Dio di mandare pioggia dopo tre anni e mezzo di una terribile siccità.
La risposta alle preghiere del profeta fu una piccola nuvola che si sollevò dal mare, pronta a sciogliersi in una lunga pioggia ristoratrice per rivivificare la terra riarsa e ridonarle fertilità e abbondanza. Nel libro delle Istituzioni dei primissimi monaci la visione profetica di Elia viene identificata con la venuta della Vergine Maria.
La nube avvistata dal profeta e la pioggia miracolosamente caduta dal cielo sono considerate figure profetiche di Maria, fonte d’ogni grazia e pioggia di santità sull’arsura del male e del peccato. Simone Stock era stato eremita (dentro al tronco di un albero cavo) prima di diventare carmelitano nel 1236. In quell’occasione la Madonna consegnò al santo lo Scapolare, così chiamato perché si porta sulle scapole.
Le promesse della Madonna del Carmelo
La Vergine apparve a San Simone Stock in un momento di grande pericolo per l’ordine Carmelitano, a rischio di scioglimento. «Ricevi questo abito, questo sarà un segno di salvezza. Chiunque muore vestito di questo non soffrirà il fuoco eterno». Questa la promessa della Madonna – la preservazione dall’inferno – nel consegnare lo Scapolare al santo. Numerose sono le grazie legate a quella che i cattolici tedeschi chiamano la «veste di grazia» (Gnadenkleid) di Maria.

L’abitino di Maria è una veste umile. Non si tratta altro che di due rettangolini di stoffa di saio marrone, come quello dei carmelitani, che pendono ai capi di due cordoncini che si infilano al collo in maniera che i due pezzetti di stoffa cadano l’uno sul petto e l’altro sulla schiena. Sul davanti in genere si trova l’immagine della Madonna col Bambino.
Dopo la benedizione, lo Scapolare va indossato e portato fino alla consunzione della stoffa. Lezione di modestia e purezza, allo Scapolare è legata la seconda promessa fatta da Maria: il privilegio Sabatino. Sabato perché la Vergine ha promesso la pronta liberazione dal Purgatorio, il primo sabato dopo la morte, a chi indossa lo scapolare e compie alcuni atti addizionali di devozione in suo onore.
La devozione ricevette riconoscimento ufficiale fin dal 1322 da parte di papa Giovanni XXII. Numerose sono le grazie legate a questa antica devozione carmelitana. In questo modo si entra a far parte della Fratellanza dello Scapolare, i cui membri recitano quotidianamente tre Ave e tre Gloria, più la preghiera detta dello Scapolare.
Preghiera alla Madonna del Carmelo
Pietosissima Vergine del Carmelo, tu sei la letizia degli Angeli e dei Santi, il nostro aiuto qui in terra e il conforto di quanti soffrono in purgatorio in espiazione delle loro colpe, attendendo la liberazione.
Stendi la tua mano pietosa verso quelle anime che vengono purificate e per vedersi abbreviate le sofferenze possono contare unicamente sulle preghiere che la Chiesa rivolge al suo Signore, perché siano applicati per esse i meriti del Corpo Mistico: tu sei la Madre della Chiesa, la tesoriera delle divine misericordie.
Ti raccomandiamo dunque le anime dei nostri cari, specialmente di quelli per i quali siamo in dovere di pregare; e affidiamo in particolare, alle tue materne premure, quelle anime che in vita hanno piamente portato il tuo scapolare; lo hanno considerato come incentivo a distinguersi nella devozione e nell’amore per te, e lo hanno anche ritenuto come un segno di sicura speranza per sé, come pegno della benevolenza verso i tuoi devoti.
Dimostra a queste anime, e a tutte le altre per le quali intendiamo pregarti, il tuo materno interessamento, perché quanto prima siano liberate e accolte in cielo a lodare con te per sempre la misericordia del Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.