15 Sabati del Rosario: antica pratica per grazie immediate – 1° sabato

La  diffusione dei 15 Sabati è strettamente legata al Santuario di Pompei e alle sue tradizioni mariane. 

Madonna di Pompei
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Nasce come recita, infatti, per 15 sabati consecutivi, dei quindici Misteri del Rosario. Oggi sono diventati 20, con l’introduzione dei Misteri della Luce.

Prima di iniziare la preghiera dei 15 Sabati, è bene confessarsi e proporsi, quel sabato, di prendere la Comunione. Questa devozione ci chiede principalmente di meditare su uno solo dei Misteri del Rosario (uno per ogni sabato) e di approfondirlo col brano evangelico corrispondente, con preghiere, riflessioni, proponimenti e opere proposte per quel giorno (secondo le disposizioni del Santuario di Pompei), nonché con la recita del Rosario per intero (ossia tutti e 20 i Misteri) o di parte di esso.

Questa devozione fu formulata dal Beato Bartolo Longo e si può iniziare in qualunque sabato dell’anno, anche se, al Santuario di Pompei, la si fa prima dell’8 Maggio e della prima domenica di Ottobre. Di seguito, proponiamo la testimonianza di una guarigione, avvenuta per la pratica dei 15 Sabati e riportata dalla rivista “Il Rosario e la Nuova Pompei”.

15 Sabati del Rosario: la guarigione di un bambino storpio

Il 20 Febbraio 1899, coloro che praticavano il culto dei Quindici Sabati ricevettero notizie della signora Pasqualina Alfredo. Scriveva addirittura dall’Argentina (da Rafaela) e testimoniava la grazia ricevuta.

La lettera della signora Pasqualina era indirizzata al “Preg. Sig. Avv. Comm. Bartolo Longo” (oggi Beato). “Questa mia è per narrarle una singolare grazia ottenuta il giorno 2 di Ottobre 1898, prima domenica di Ottobre, festa della grande solennità della Vergine di Pompei.

Il mio bambino, nato l’8 di Aprile 1897 e fatto cristiano il 22 dello stesso mese, era storpio di tutti e due i piedi. Fu chiamato un medico che lo operò, ma senza risultato”.
La signora Pasqualina, da quel momento, aveva intrapreso viaggi su viaggi, per domandare, a quello o a questo specialista, se si potesse fare qualcosa, per migliorare le condizioni di vita del suo bambino.

“Dopo ventidue giorni di inutili prove e di cure fatte dai sei medici dell’ospedale, dovetti ritornarmene scorata a Rafaela, col bambino sempre storpio” e tanta disperazione nel cuore.

La signora Pasqualina cominciò la pratica di Pompei

La pratica dei Quindici Sabati -cosa fossero e come adoperarli per il bene del suo bambino- le furono spiegati dal fratello, un giorno che andò a trovarlo: Il giorno 18 di Luglio 1898, vado a trovare mio fratello Clemente Marchisio, il quale aveva un libro dei Quindici Sabati. Egli mi dice: “Abbi fiducia nella Beata Vergine del Rosario di Pompei, pratica fervorosamente i Quindici Sabati col suo Santissimo Rosario e, implorando il suo divino aiuto, vedrai che tuo figlio sanerà”.”.

Fu la fede, dunque, ad intervenire, poiché la signora Pasqualina non esitò un attimo e cominciò a pregare per chiedere una grazia: “Subito, avuto il libro, principiai la pia pratica dei Quindici Sabati. Giunse la prima Domenica di Ottobre, giorno della festa della Beata Vergine del Rosario. Io commemoravo il decimo sabato, quando ecco che improvvisamente il bambino, storpio da tanto tempo, si mette a camminare”!

Rosario
Rosario (photo Pixabay)

La lettera della signora Pasqualina terminava con i ringraziamenti al cielo e coi nomi dei testimoni della guarigione: Termino il fatto nel ringraziare la Taumaturga Vergine del Rosario di Pompei per la guarigione di mio figlio. Testimoni sono il Dott. Gentile della Colonia Sunchales, Giuseppe Marchisio e Antonio Marchisio”.

Antonella Sanicanti

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