15 giorni con Sant’Alfonso M. de’ Liguori per prepararci alla Passione – XI giorno

Con Sant’Alfonso M. de’ Liguori, ripercorriamo i giorni che vanno dal sabato della settimana precedente a quella che giungerà alla domenica delle Palme, sino alla vigilia della Pasqua.

Passione Cristo - Pasqua
photo web source

Il Santo ci offre, dunque, una riflessione giornaliera, per ben 15 giorni, per sintonizzarci agli eventi salienti che preludono la morte e la risurrezione di Cristo Gesù. Qui proponiamo un estratto degli scritti di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori.

Martedì Santo: Gesù in croce

Gesù in croce! Ecco la prova dell’amore d’un Dio. Ecco la ultima comparsa che fa su questa terra il Verbo incarnato: comparsa di dolore, ma più comparsa d’amore. S. Francesco di Paola contemplando un giorno l’amore divino nella persona di Gesù crocifisso, e stando in estasi, esclamò tre volte dicendo: “O Dio carità! o Dio carità! o Dio carità!”, volendo con ciò significare che non potremo noi comprendere mai, quanto grande sia stato l’amore divino verso di noi, nel voler morire per nostro amore.

Passione di Cristo: un Re coronato di spine!

(…) Leggo su questa croce che voi siete Re, ma qual insegna di Re tenete mai? Io non guardo altro soglio regale che questo legno d’obbrobrio: non vedo altra porpora che la vostra carne lacera e insanguinata: non altra corona che questo fascio di spine che vi tormenta. Ah! che tutto vi dichiara per Re d’amore: sì, perché questa croce, questi chiodi, questa corona e queste piaghe tutte sono insegne d’amore. Gesù dalla croce non tanto da noi dimanda la nostra compassione, quanto i nostri affetti; e se chiede compassione, la chiede solo, affinché la compassione ci muova ad amarlo. Egli merita già tutto il nostro amore, per esser bontà infinita; ma posto in croce par che almeno per compassione cerchi da noi che l’amiamo.

Sant'Alfonso san gerardo
photo web source

Ah Gesù mio, e chi non v’amerà, mentre vi confessa per quel Dio che siete, e vi contempla in croce? (…) Caro mio Redentore, ricevete un peccatore che, addolorato di avervi offeso, ora anela d’amarvi. V’amo bontà infinita, v’amo amore infinito; uditemi Gesù mio, io v’amo, io v’amo, io v’amo. O Maria, o madre del bell’amore, impetratemi voi più amore, che mi consumi per quel Dio, ch’è morto consumato dall’amore per me.

 

Antonella Sanicanti

Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI

Impostazioni privacy