Oggi 15 dicembre, Beato Carlo Steeb: il protestante convertito che diventa “padre degli abbandonati”

Protestante tedesco si converte al Cattolicesimo in Italia, il Beato Carlo Steeb si dedicò eroicamente all’assistenza e al servizio di poveri e bisognosi a Verona, dando vita anche ad un istituto religioso. 

Beato Carlo Steeb
Beato Carlo Steeb – lalucedimaria.it

Oggi 15 dicembre, si ricorda il Beato Carlo Steeb, che un presbitero tedesco trasferitosi in Italia, ma prima era protestante e poi si convertì. Nacque a Tubinga il 18 dicembre 1773 come primogenito di una ricca famiglia di fede protestante.

Da giovane fu indirizzato agli studi a Parigi per intraprendere l’attività imprenditoriale del padre che era amministratore di un grande albergo oltre ad amministrare i beni di un duca. Si trasferì poi a Verona, dove era fiorente l’industria di lana e seta.

Santo di oggi 15 dicembre: Beato Carlo Steeb

Era il periodo in cui Maddalena di Canossa ed altri avevano intrapreso attività caritative per i bisognosi. Carlo fu molto compito da questo e conoscendo meglio i cattolici si avvicinò alla fede. La famiglia non la prese bene e quando lui si convertì minacciarono di ripudiarlo e diseredarlo.

Trovò assistenza spirituale da parte di due sacerdoti dell’Oratorio di san Filippo Neri. Così rinunciò al protestantesimo ufficialmente con un atto formale davanti al vescovo di Verona nonostante l’opposizione dei genitori. Sperava che un giorno i suoi si convertissero e pensando a sant’Agostino convertitosi dopo le tante preghiere della madre, santa Monica, diceva: “Ha potuto una madreconvertire un figlio, e non potrà un figlio convertire una madre?“.

Fu ordinato sacerdote nel 1796. Gli fu affidata la cura spirituale delle famiglie tedesche residenti a Verona. Ma prestava servizio anche nella cura dei feriti negli ospedali e dei prigionieri nelle carceri, grazie anche alla sua conoscenza del tedesco e del francese.

La fondazione dell’Istituto della Misericordia

Curò i malati nel Lazzaretto quando scoppiò un’epidemia ed ebbe l’onorificenza della croce d’oro dell’imperatore Francesco Giuseppe per la sua generosità. Confortava i morenti e li assisteva con i sacramenti. Come confessore e direttore spirituale era ricercato dalla gente comune, ma anche da vescovi, magistrati e notabili della città.

Prendeva a modello l’agire e lo stile di san Francesco di Sales. Insegnava francese ai chierici del seminario e in altre scuole. Dialogava con i protestanti e generò diverse conversioni al cattolicesimo. Colaborò con con santa Maddalena di Canossa, che aveva fondato le Figlie della Carità e insieme a lei e al Venerabile don Pietro Leonardi fondò  una scuola per “Spedaliere”, sorelle infermiere destinate a prestare servizio negli ospedali militari.

Poi, con santa Luisa Poloni (madre Vincenza), canonizzata di recente, di cui era il confessore, il 2 novembre 1840 diede inizio alla congregazione delle Sorelle della Misericordia.  L’Istituto ottenne l’approvazione diocesana. Il carisma di questo Istituto era basato sull’ more a Gesù Eucaristia, in uno stile di preghiera e umiltà, carità e semplicità che si esplicava nel servizio ai bisognosi.

Madre Vincenza Poloni morì nel 1855 e un anno dopo, il 15 dicembre 1856 fu lui a morire, ormai molto anziano e malato. Dopo aver celebrato la Santa Messa per l’inaugurazione della chiesa dell’Istituto dedicata all’Immacolata si ammalò irrimediabilmente e spirò non prima però di aver benedetto le suore e di aver raccomandato loro di stare in obbedienza e unione e di prendersi cura di poveri e malati.

Attualmente le suore di questo Isitituto religioso sono presenti in molte parti del mondo, precisamente, oltre che in Italia, in Germania, Portogallo, Albania, Tanzania¸ Angola, Burundi,Argentina, Brasile e Cile. carlo Steeb fu beatificato nel 1975.

Gestione cookie