La Madonna di Montebruno si manifesta a un giovanissimo veggente e poi si verifica un fatto miracoloso, creduto da tutti gli abitanti del posto, che segna profondamente non solo la vita di una persona ma infonde fede e speranza nei cuori di molti.

Corre l’anno 1478: nella zona di Montebruno, nel Genovese, un pastorello è a guardia delle pecore. Mentre gli animali si abbeverano nel torrente, camminando si porta verso il ponte. È qui, nel luogo detto Bosco del Merlo, che a lui, sordomuto fin dalla nascita, all’improvviso si presenta la Madonna. Gli dice che gradirebbe in quel luogo una chiesa a lei dedicata.
La Madonna di Montebruno fa una grazia straordinaria
Di colpo il piccolo veggente acquisisce voce e udito. Inevitabilmente, il pastorello corre a dire a tutti in paese del fatto miracoloso. A Montebruno tutti credono al ragazzino, ben sapendo che è da sempre sordomuto e adesso invece parla e ci sente benissimo. Non ci sono dubbi che ha acquistato in maniera miracolosa parola e udito.
I compaesani lo seguono fino al luogo in cui è apparsa la Madonna. Una volta giunti sul posto trovano una statua di legno della Vergine posizionata sopra un tronco di faggio. Dieci anni dopo, nel 1486, un frate agostiniano, il Beato Battista Poggi, dà inizio alla costruzione di un santuario nel luogo dell’apparizione mariana.
Un apposito decreto pontificio firmato da papa Innocenzo VIII approva la costruzione dell’edificio sacro. In epoca barocca il santuario sarà oggetto di interventi e di ampliamenti. La facciata originaria verrà rivista nel 1897 e rivestita di forme neoclassiche. L’interno è ricco di marmi e di stucchi in stile barocco.
La costruzione del santuario di Nostra Signora di Montebruno
La statua in legno raffigurante la Vergine trovata sul tronco di faggio è collocata oggi sull’altare maggiore. Secondo gli studi l’effigie potrebbe essere di origine bizantina. Nel santuario è conservato anche un crocifisso in legno risalente al diciassettesimo secolo. Si trova anche un antico confessionale sempre dello stesso periodo.

Nei pressi del santuario dedicato a Nostra Signora di Montebruno si può anche accadere a un sentiero che ricalca la vecchia via di comunicazione per la val Fontanabuona, che consente di raggiungere la frazione di Barbagelata. Questo luogo straordinario, che ospita il santuario più antico della Valtrebbia, ha accolto nel corso dei secoli migliaia di fedeli.
Tanti sono stati i pellegrini che si sono messi in marcia per raggiungere il luogo in cui la Vergine fece dono della vista e dell’udito al giovanissimo veggente. Molti fedeli hanno pregato all’interno di questo edificio ricco di bellezza e di storia, ma soprattutto di fede. A tutti la Madre Celeste non ha mai cessato di donare grazie e benedizioni.
Preghiera alla Madonna di Montebruno
Maria, madre dei poveri e dei piccoli, di quelli che non hanno nulla, che soffrono solitudine perché non trovano comprensione in nessuno. Grazie per averci dato il Signore. Ci sentiamo felici e col desiderio di contagiare molti di questa gioia. Di gridare agli uomini che si odiano che Dio è Padre e ci ama.
Di gridare a quanti hanno paura: «Non temete». E a quelli che hanno il cuore stanco: «Avanti che Dio ci accompagna». Madre di chi è in cammino, come te, senza trovare accoglienza, ospitalità. Insegnaci a essere poveri e piccoli. A non avere ambizioni. A uscire da noi stessi e a impegnarci, a essere i messaggeri della pace e della speranza. Che l’amore viva al posto della violenza. Che ci sia giustizia tra gli uomini e i popoli.
Che nella verità, giustizia e amore nasca la vera pace di Cristo di cui come Chiesa siamo sacramento. Amen.