13 novembre: la Madonna di Siponto, invocata in tempo di pericolose epidemie

La Madonna di Siponto è la Patrona della città di Manfredonia insieme a san Filippo Neri e san Lorenzo Maiorano. La devozione è legata all’intercessione della Vergine, più volte confermata nel corso dei secoli, nel tempo di una pericolosa epidemia.

Madonna di Siponto
Madonna di Siponto – lalucedimaria.it

Secondo la tradizione la consacrazione di San Giustino a vescovo di Siponto, vecchia colonia romana, risalirebbe a San Pietro stesso. Tra i pastori di questa antica diocesi troviamo San Lorenzo Maiorano, parente dell’imperatore d’Oriente Zenone e protagonista del racconto sulle apparizioni di San Michele Arcangelo.

Oggi Siponto è una località, oltre che quartiere, a due chilometri di distanza dal centro di Manfredonia, in Puglia. Nel Santuario di Santa Maria Maggiore, oggi cattedrale della “nuova” Manfredonia, è custodita l’antica icona del «Sacro Tavolo della Madonna di Siponto». A farne dono al vescovo Lorenzo sarebbe stato proprio l’imperatore Zenone dopo le apparizioni di San Michele. 

Altri invece sostengono che l’immagine della Vergine Maria avrebbe il suo autore nell’evangelista San Luca, considerato il primo pittore di icone della storia e realizzatore di molte immagini mariane (c’è chi dice una settantina, altri dieci). Si tratta di un’immagine dipinta su legno di cedro alla quale i fedeli si sono rivolti in occasione di calamità e avversità.

Protettrice della città al tempo del terribile contagio da colera 

In questi momenti i fedeli portavano in processione l’icona lungo le strade cittadine. Col tempo questa pratica cominciò a ripetersi in una data fissa fino a tramutarsi in una vera e propria ricorrenza e festa patronale. La processione secondo alcuni iniziò tra il 1840 e il 1841 dopo un’epidemia di colera che colpì Siponto e le zone limitrofe.

Santa Maria Maggiore di Siponto
Santa Maria Maggiore di Siponto (Foto Facebook @Welcome to Italy, to northern Puglia) – lalucedimaria.it

A partire dal 1849 la festa fu spostata da settembre al 30 agosto, Nel 1872 il sacro tavolo subì gravi danni a seguito di un incendio scoppiato durante la festa. Un secolo dopo, nel corso di un restauro, ai margini verticali del quadro furono ritrovate due fasce ornamentali che rappresentavano figure di santi, in stile tipicamente bizantino.

All’interno della chiesa si ritrovarono anche i resti di una basilica paleocristiana a tre navate, con abside semicircolare e pavimento a mosaico. Numerose figure ecclesiali nei secoli hanno manifestato la loro devozione per l’icona del Sacro Tavolo della Madonna di Siponto. I documenti storici testimoniano ad esempio che verso il 1300 l’arcivescovo Sasso nutriva una «tenera devozione verso la Beatissima Vergine, la cui miracolosa effigie quivi frequentemente riveriva».

La supplica alla Madonna di Siponto invocata per il colera del 1910 e il Covid

Più volte nel corso dei secoli Manfredonia fu colpita da epidemie di colera. Nel 1910 i sipontini tornarono a rivolgere le loro preghiere all’amata Madonna di Siponto. Così portarono in processione il quadro della Santa Patrona di Manfredonia. Al termine dell’epidemia l’allora arcivescovo di Manfredonia, Pasquale Gagliardi, fece costruire il pavimento della basilica di Siponto «quale filiale attestato di riconoscenza verso la potente Protettrice».

Sempre in segno di ringraziamento, l’arcivescovo fece anche apporre una lapide a futura memoria in basilica e realizzare un’immagine sacra con una preghiera e un’indulgenza di 100 giorni a chiunque l’avesse recitata con devozione. Durante il tempo del Covid anche Monsignor Franco Moscone, attuale arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, ha rivolto una supplica a Maria Santissima di Siponto per implorare la rapida cessazione del morbo. 

Preghiera alla Madonna di Siponto

O Vergine Santissima di Siponto, con animo pieno di fiducia e di amore filiale, noi innalziamo lo sguardo a Te, nonostante la nostra indegnità e debolezza. Tu, che all’annunzio dell’Angelo, accogliendo nel tuo seno verginale il Verbo di Dio, sei divenuta anche la Madre nostra, ascolta benigna la nostra preghiera.

Ricordati di tutti i suoi figli, affinché, uniti nel nome tuo dolcissimo, si sentano sempre più fermi nella fede e fervorosi nella carità. Sii propizia ai nostri fratelli separati e degnati di unirci Tu, che hai generato Colui, che morendo, ha raccolto i dispersi figli di Dio. Al tuo Cuore Immacolato, o Maria, raccomandiamo tutto il genere umano: dona al mondo intero la pace nella verità, nella giustizia e nell’amore.

A noi in particolare, che Ti salutiamo nostra protettrice e singolarissima patrona, o Vergine di Siponto, volgi il tuo sguardo di madre: avvalora le nostre preci presso Dio, assicuraci la perseveranza finale e splendi davanti a noi in questa terra di esilio come segno di speranza, fino a quando non verrà il giorno del signore.

Amen.

Gestione cookie