La Madonna appare durante la guerra a Ghiaie di Bonate come Regina della Famiglia. Si manifesta a una piccola veggente, alla quale chiede penitenze, preghiere e sacrifici prima di fare un annuncio molto preciso.

In Italia sono in molti a ricordare la “Fatima italiana” vale a dire la serie di apparizioni avvenute in località Ghiaie di Bonate, in provincia di Bergamo, nel maggio 1944, durante la Seconda Guerra mondiale. È un sabato quel 13 maggio 1944, giorno della prima apparizione. E ha appena sette anni la piccola Adelaide Roncalli, quinta di otto figli. È impegnata a raccogliere fiori per l’altarino della Madonna che sta nel cortile del casale di famiglia.
Insieme a lei ci sono la sorellina di cinque anni e due compagni di giochi (nove e dieci anni). A un tratto Adelaide alza lo sguardo verso il cielo e così rimane, con viso rivolto verso l’alo, sorda a tutto quello che accade intorno a lei. Gli altri la chiamano, ma li non risponde. Le è apparsa una Signora bella e maestosa, vestita di bianco e con un manto azzurro.
Sul braccio destro la Madonna tiene una corona del Rosario composta da grani bianchi e ha due rose bianche sui piedi nudi. La piccola veggente vede anche tre persone circondate da cerchi luminosi. Il primo istinto è quello di scappare ma la Signora la rassicura chiamandola con voce delicata: “Non scappare che sono la Madonna!”.
La Vergine la invita a essere buona, ubbidiente, rispettosa col prossimo e a pregare bene. Poi le chiede di tornare in quel posto per altre nove volte sempre a quella stessa ora. È questa la prima di 13 apparizioni. La Vergine appare alla piccola Adelaide tutte le sere dal 13 al 21 maggio e poi dal 28 al 31. La Madre celeste si presenta con una veste purpurea e di un manto verde.
La Madonna annuncia la fine della guerra
Tra le mani la Signora ha una coppia di colombi che rappresentano i due membri della famiglia, la Sacra Famiglia, a ricordare la santità dell’unione matrimoniale. Su un braccio ha la corona del Rosario, Esorta a pregare molto e a offrire sacrifici. Chiede di fare penitenza e di digiunare. Promette penitenze e guarigioni. Annuncia con precisione la fine della guerra: «Se gli uomini faranno penitenza la guerra finirà fra due mesi, altrimenti poco meno di due anni».

Il parroco e il genitore non credono alla piccola veggente, ma la cosa non impedisce alla notizia di diffondersi rapidamente. Ghiaie di Bonate viene invasa da 300 mila pellegrini, una folla impressionante di persone. Alcuni filmati documentano le immagini di Adelaide in estasi durante un’apparizione. Per diverse volte alle Ghiaie si sarebbe verificato un fenomeno simile al miracolo del sole di Fatima.
Viene creata una commissione d’inchiesta. La piccola verrà interrogata più volte. Le cose prendono a complicarsi perché, messa sotto pressione, Adelaide ritratta per poi tornare su quanto aveva dichiarato in precedenza. Soltanto nel 2019 il vescovo locale autorizzerà il culto mariano di “Maria Regina della Famiglia” nella cappella costruita in località Ghiaie di Bonate.
Preghiera alla Madonna delle famiglia di Ghiaie di Bonate
O Madonna di Bonate che apparendo alla piccola Adelaide in compagnia di Giuseppe tuo Sposo castissimo, del bambino Gesù e insieme agli Angeli, ti sei mostrata sua e nostra tenerissima mamma, proponendoci il modello ideale della Santa Famiglia di Nazareth, vieni ancora a visitarci e a benedire le nostre famiglie cristiane, vieni a salvarle dalle tentazioni e dalle debolezze oggi più gravi: come l’ateismo, l’infedeltà coniugale, il divorzio, l’aborto, lo scandalo dei bambini, le manipolazioni genetiche, l’eutanasia, la droga.
Custodisci tu, Regina della famiglia, il nostro matrimonio dal peccato e dal male, dalla superbia e dall’egoismo, dall’indifferenza e dalla discordia, proteggi nelle nostre case la fedeltà tra gli sposi e l’affetto con i figli; incoraggia la procreazione e illumina l’educazione; benedici e assisti la nascita e la crescita dei nostri bambini; difendi il nostro amore coniugale, i beni della casa e del lavoro; sostieni la fede cristiana e l’onestà morale della nostra vita; uniscici a pregare il Rosario in famiglia e a praticare la nostra religione in Chiesa.
Favorisci lo spirito di dono e di sacrificio reciproco, vigila sull’unione dei nostri cuori e sul rispetto vicendevole, donaci di avere sempre stima e riconoscenza l’uno per l’altro, fa’ che condividiamo responsabilità e soddisfazioni della vita; rendici comprensivi di pensieri e sentimenti che ci scambiamo tra noi, rinsalda le nostre affinità di carattere e integraci nelle diversità, mantieni in casa nostra un clima di gioia e serenità; insegnaci a educare i nostri figli alla mitezza e all’umiltà, con affetto e incoraggiamento, con fermezza e dolcezza.
Aiutaci a dare loro buoni esempi di sincerità e bontà, di prudenza e pazienza, di generosità e perdono; rendici autorevoli coi figli per onestà, servizio e laboriosità, accompagnaci sulle strade e guardaci da tutti i pericoli; donaci la forza morale, la buona salute e un lavoro sicuro; guarisci in noi insoddisfazioni, sofferenze e mali ereditari, calma dentro il cuore i nervosismi, le ansie, i turbamenti dello spirito.
Intercedi ora per la famiglia nostra e dei nostri cari questa grazia … che ci è cara, mentre ti offriamo conforto e riparazione, auspicando e pregando che tu sia riconosciuta per l’abbondanza di grazie che, come madre premurosa, intercedi per noi e ci elargisci.
(Don Bruno Borelli – parrocchia di San Maurizio – Erba – Co)