Nella Basilica di Sant’Apollinare a Roma nel XVII secolo accadde un fatto inaspettato: un affresco di Maria Regina degli Apostoli riappare improvvisamente e nasce la devozione.
In una famosa basilica del centro di Roma si trova un affresco che ha una storia sorprendente. Si tratta della Basilica di Sant’Apollinare, sita a poca distanza da piazza Navona. Lì, il 13 febbraio 1647 accadde un fatto che diede origine alla devozione di Maria Regina degli Apostoli.
La chiesa fu fondata tra il VII e l’VIII secolo, ed è dedicata a sant’Apollinare, che accompagnò san Pietro da Antiochia a Roma e che poi divenne il vescovo di Ravenna.
Quel giorno invernale del XVII secolo improvvisamente Roma fu colpita da una leggera scossa di terremoto. Nel portico della basilica una parte di intonaco si staccò cadendo per terra: fu allora che si mostrò in tutto il suo splendore l’affresco sottostante, che raffigurava Maria Regina degli Apostoli.
L’evento fu accolto con lo stupore dei presenti e da subito ne scaturì una sincera devozione per la Madonna venerata attraverso quell’immagine.
La storia di questo affresco è ben più antica. Risale ad alcuni secoli prima del suo ritrovamento. Quando nel 1494 il re Carlo VIII di Francia avanzò verso l’Italia in guerra contro la Spagna, dal momento che le truppe francesi avevano invaso le terre dello Stato Pontificio i romani temevano ulteriori attacchi.
Decisero perciò di coprire con della calce l’immagine della Madonna per preservarla da un’eventuale profanazione. Fu così che venne nascosta e occultata alla vista di tutti per moltissimo tempo.
L’affresco rappresenta la Madonna posta tra gli apostoli Pietro e Paolo : appartiene alla scuola umbro romana del XV secolo. Dopo la caduta dell’intonaco che svelò l’immagine celata da tanti anni, lo stupore fu anche per lo stato di conservazione in cui si trovava. Era perfettamente intatta. La devozione popolare si sviluppò immediatamente.
Nel 1653 l’immagine venne incoronata dal Capitolo Vaticano. Successivamente, quando la basilica fu rifatta ex novo, poiché l’immagine era tanto venerata, si decise di segarla dal portico e incastonarla al centro della chiesa.
Sulla base del trono su cui è stato inserito l’affresco è riportata un’iscrizione fissata in occasione della peste del 1657. L’iscrizione recita queste parole: “Santa Maria reparatrix nostrae concordiae omnium fidelium christianorum fidelium christianorum tu intercede pro nobis apud Deum ut liberemur a peste epidemia et av omnibus malis praesentibus et futuris. Amen (Santa Maria restauratrice della nostra concordia tra tutti i fedeli cristiani, intercedi per noi presso Dio per la liberazione dalla peste e da tutti i mali presenti e futuri. Amen).
Ti ringrazio, Gesù misericordioso, per averci dato Maria come madre;
e ringrazio te, Maria, per aver dato all’umanità il Maestro divino,
Gesù Via, Verità e Vita;
e tutti averci accettati sul Calvario come figli.
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