L’intervento miracoloso della Madonna del pozzo guarisce un sacerdote che versa in gravissime condizioni di salute.
Nel 1705 don Domenico Tanzella, sacerdote a Capurso, paesino in provincia di Bari, appare oramai spacciato. I medici non gli danno più speranze. Il male incurabile che lo ha colpito progredisce inesorabilmente.
Una notte al prete ormai in agonia appare la Madonna. La Vergine gli dice di andare a bere l’acqua del vecchio pozzo situato in località Piscine, detto di Santa Maria, ché così facendo avrebbe recuperato la sua «salute primiera».
La Madonna aggiunge alla sua promessa anche una richiesta: quella di costruire una chiesa in suo nome, alla quale cui annettere anche il convento dei frati francescani.
La guarigione miracolosa del sacerdote
Il giorno successivo il sacerdote si trascina con grande fatica fuori dall’abitato e raggiunge il luogo indicato, fiducioso nella promessa della Madonna. Una volta guadagnato il pozzo, cala la corda col secchio, beve l’acqua e subito riacquista miracolosamente la piena salute. La domenica successiva don Domenico torna al pozzo col fratello e due amici.
Il pozzo, in disuso, è poco profondo e con poca acqua. I quattro si calano con una scala muniti di candele. Una delle candele cade di mano e scivola in acqua. Miracolosamente però rimane accesa. Gli uomini interpretano il fatto come un altro segno miracoloso. Così si mettono a ispezionare le pareti del pozzo fino a quando, sull’intonaco, non appare loro un bellissimo affresco della Madonna col Bambino.

Decidono di recuperare l’immagine che, altro miracolo, si stacca da sola e rimane a galleggiare. La portano nella sacrestia di don Domenico e subito si sparge la voce. Cominciano a verificarsi diversi miracoli. Come quello di Caterina, moglie di Oronzo Maffiola e detta la Storpia, che guarisce davanti all’immagine.
Nel 1714, come da volontà della Madonna, don Tanzella fa dono ai Frati Minori Scalzi (Alcantarini) della cappella e dell’affresco lì venerato. All’inizio del 1738 i frati cominciano a costruire il convento e la basilica della Madonna del Pozzo, aperta al culto la sera del 27 agosto 1778. La sacra immagine in quella occasione viene collocata nella Cona dell’altare maggiore.
Preghiera alla Madonna del Pozzo di Capurso
O Maria, Figlia, Sposa e Madre di Dio, Avvocata, Speranza e Rifugio dei peccatori, Salute degli infermi, Consolatrice degli afflitti, Madre di Pietà, di grazie e di Misericordia: io, misero peccatore e vostro indegno figliuolo, come cervo ferito corro sitibondo al Pozzo mirabile delle Vostre grazie.
Voi, o cara Madre, che siete fonte della Potenza del Padre, mare immenso dei meriti del Figlio, prodigioso Canale dei doni dello Spirito Santo, Voi ristorate la mia sete, innaffiate il mio cuore inaridito ed amareggiato dal presente bisogno! Senza il Vostro soccorso io resterò immerso nel profondo delle mie disgrazie, sarò sempre infelice, precipiterò nell’orrendo pozzo dell’inferno.
Volgete dunque gli occhi Vostri pietosi su di me ed esaudite le mie preghiere. Vi intenerisca il mio pianto e non mi abbandonate in tanta mia necessità; affinché, così consolato dalle acque prodigiose del Vostro mirabil Pozzo, in tutto ciò che riguarda lo spirito mio ed il corpo, il temporale e l’eterno, possa inoltre dopo questa vita mortale, venire a ringraziarVi, benedirVi e goderVi in cielo per tutti i secoli dei secoli:
Madre mia Maria, fatelo e così sia.