La devozione alla Madonna delle Querce risale a un fatto miracoloso avvenuto molti secoli fa e che mostra una volta ancora che Maria schiaccia la testa del serpente e soccorre i figli che la invocano nei momenti più bui.

Una cavalcata tranquilla e solitaria prende una piega inquietante. L’unica via di salvezza allora non rimane che quella di chiedere aiuto alla Vergine attraverso la preghiera. Ci troviamo a Montepulciano, oggi in provincia di Siena. È il 1690 e proprio qui a Montepulciano, nella località detta le Querce, sta passando un tale di nome Antonio di Giulio Rossi in sella a un cavallo.
A un certo punto l’equino si imbizzarrisce. Il cavallo montato da Antonio si impenna apparentemente senza motivo e lo sbalza a terra, come se avesse percepito una presenza maligna. Eppure un attimo prima il cavallo incedeva sereno. Antonio non vede nulla davanti a sé, ma in un baleno si trova scaraventato al suolo. A impressionarlo, più che la violenza dell’impatto, è come si è svolta la cosa.
Non si vedono serpenti o altri animali dai quali il cavallo possa essersi sentito minacciato. Cosa è successo? Antonio giunge a una conclusione e capisce che la minaccia è preternaturale. Per come sono andate le cose, ad Antonio appare evidente che quel luogo deve essere infestato da spiriti maligni. Sono state quelle oscure presenze a spaventare il cavallo.
Davanti a un nemico di tale portata l’aiuto può venie solo da cielo. Nella bisaccia Antonio porta sempre con sé un’immagine della Madonna. Si tratta di un’immagine della Vergine in terracotta che il viandante è solito avere sempre con sé. Così la prende e la va a incastrare nel cavo di un albero che si trova davanti. Poi eleva una preghiera alla Madre di Dio supplicando il suo aiuto.
L’inizio dei miracoli della Madonna delle Querce
Il soccorso della Vergine Maria non si fa attendere. Subito Antonio si rasserena e anche il cavallo si placa. I due possono riprendere il viaggio. Ma da allora attorno all’immagine cominciano a verificarsi miracoli a vantaggio di tutta la popolazione. La voce del fatto si diffonde rapidamente e in tanti cominciano ad accorrere presso l’albero che conserva l’immagine incastonata da Antonio.

In particolare vengono portate possedute da spiriti maligni, che vengono liberate non appena giungono nei pressi dell’albero. Tutti presto comprendono che Maria ha scelto quel luogo come sito privilegiato per operare grazie ai tanti fedeli che a lei si rivolgono con animo retto e cuore sincero.
Nel 1699 i padri Gesuiti costruiranno una chiesa che sarà poi inglobata all’interno dell’attuale santuario. Dopo che i Gesuiti saranno allontanati da Montepulciano nel 1775 la chiesa passerà al Capitolo che la farà officiare da un canonico delegato.
Preghiera alla Madonna delle Querce di Montepulciano
Placa, o Madre purissima, la selvaggia tempesta dell’anima mia, che sola ti sei mostrata sulla terra porto di quanti navigano nei mali della vita. Tu che hai generato la Luce, illumina, o Pura, gli occhi del mio cuore. Sei stata data a noi, sulla terra, come protezione, baluardo e vanto. Ci sei stata data come torre e sicura salvezza, o Fanciulla. Per questo non temiamo più i nemici noi che piamente ti magnifichiamo.