Si commemora l’antica devozione al Preziosissimo Sangue di Gesù, versato per la nostra salvezza. Ecco la storia di questa venerazione nel corso dei secoli.

La solennità del Preziosissimo Sangue di Gesù con la riforma del calendario liturgico era sta incorporata nella solennità del Corpus Domini, ma tuttora è celebrata il 1° luglio nella forma straordinaria del Rito Romano. In tutti i secoli fedeli e santi hanno dimostrato una profonda venerazione verso il Preziosissimo Sangue del Signore versato per la nostra salvezza.
San Bonaventura ne parlava con queste parole: “Tesoro preziosissimo, incomparabile sono le stille del Sangue di Cristo“. La venerazione al Sangue di Gesù nasce dalla meditazione della sua Passione. Sant’Agostino affermò che “Cristo col suo Sangue s’è comprato l’universo“.
Oggi 1 luglio: Preziosissimo Sangue di Gesù
Già nell’Antico Testamento si riscontra che il sangue era considerato un elemento prezioso perchè simbolo di vita in quanto necessario ad essa. Nel Deuteronomio (12,23) si fa riferimento a quanto il sangue sia prezioso e importante e a come non lo si debba disperdere o utilizzare in modo errato.
L’importanza del sangue è ripresa poi con la venerazione di quello versato dal Signore nella sua Passione e crocifissione. La celebrazione del Preziosissimo Sangue di Gesù è stata istituita nel XIX secolo, precisamente nel 1849 da papa Pio IX. Successivamente, papa Pio X volle fissare la data del 1° luglio e l’estensione di tutto il mese per commemorarlo.
Legata al Preziosissimo Sangue di Gesù è la figura di San Longino, il soldato romano che con la lancia gli trafisse il costato fino a perforargli il Cuore, dal quale uscirono sangue e acqua. Secondo la tradizione, Longino raccolse un po’ di terra imbevuta del sangue dle Signore e la portò a Mantova nascondendola sottoterra. Quella preziosa reliquia sarebbe stata ritrovata solo molti secoli dopo, nell’804 e diventata oggetto di venerazione.
Santi che hanno venerato il Preziosissimo Sangue di Gesù
Oltre ai Santi citati prima, che si sono espressi con parole di adorazione verso il Preziosissimo Sangue del Signore, ce ne sono anche altri che hanno manisfestato una particolare devozione verso di esso.
San Filippo Neri, ad esempio, pregava ricordando le 7 effusioni di sangue di Gesù. In queste orazioni si ricorda il sangue versato fin dal momento della circoncisione, passando poi per quello perso nell’orto del Getsemani con il sudore del dolore. Poi si prosegue con il sangue versato nella flagellazione, quello dell’incoronazione di spine e poi al momento della crocifissione, quando è fuoriuscito dai piedi e dalle mani in cui sono stati conficcati i chiodi. L’ultima effusione è quella dal costato in cui insieme al sangue uscì anche acqua.
Un’altra grande santa, Santa Caterina da Siena, affermava con queste parole la potenza di salvezza del sangue di Cristo: “Chi con la mano del libero arbitrio prende il Sangue di Cristo e lo applica al suo cuore, anche se è duro come diamantelo vedrà aprirsi al pentimento e all’amore” . Non solo, affermava anche che “Nella dottrina del Sangue di Gesù, io trovo dialogo con la Divina Provvidenza”.
Per San Tommaso d’Aquino “Il Sangue di Cristo è la chiave del Paradiso” e San Giovanni Paolo II sosteneva che la devozione al Sangue di Gesù “ravviva la memoria e la fede nel mistero della redenzione e del dono dell’Eucarestia“.
San Gaspare del Bufalo, fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue, e Santa Maria De Mattias, che fondò le Suore Adoratrici del Sangue di Cristo sono altri santi che hanno messo al centro della loro spiritualità la devozione al Preziosissimo Sangue di Gesù.