Miracolo eucaristico: Legnica, frammenti di muscolo cardiaco nell’ostia

Che cos’è un Miracolo eucaristico?

Il Miracolo Eucaristico fa riferimento al dogma della transustanziazione, definito dal Catechismo della Chiesa Cattolica in questo modo: “Con la consacrazione del pane e del vino si opera la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo del Cristo, nostro Signore, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del suo Sangue”.

Miracolo eucaristico - Legnica
foto web source

Ciò vuol dire che, nel Miracolo eucaristico, pane e di vino restano tali solo in apparenza, ma, nella sostanza, essi diventano (in seguito alla preghiera eucaristica, pronunciata dal sacerdote sull’altare), rispettivamente e per opera dello Spirito di Dio, Corpo e Sangue di Cristo, nostro cibo durante la Santa Messa.
Quando si parla di Miracoli Eucaristici, si descrive, pertanto, un evento in cui il pane e il vino della Messa, anche nell’apparenza, dimostrano di essere Corpo e Sangue di Gesù.

Il Miracolo eucaristico di Legnica, in Polonia

In giro per il mondo, sono tanti i casi di questo genere, sia risalenti ad epoche molto lontane, sia recentissime; tutti sottoposti ad esame, più volte, e dichiarati inspiegabili, secondo la scienza medica.
A Legnica, in Polonia, ad esempio, il Miracolo eucaristico risale al 2013.
Il Vescovo Zbigniew Kiernikowski, della Diocesi di Legnica, lo descrisse raccontando che, il 25 Dicembre di quell’anno, durante la Santa Messa, mentre si distribuiva l’Eucarestia ai fedeli, cadde un’ostia sul pavimento.

Quella particola venne, poi, raccolta e messa in un contenitore con dell’acqua (come è usanza fare in questi casi). Essa non si sciolse, come ci si sarebbe aspettati, ma rilasciò, poco dopo, delle macchie rosse.
In seguito a questo evento straordinario, si formò una commissione apposita, che potesse esaminare quelle tracce rosse.

In esse, si scorsero dei frammenti di un muscolo striato, come può essere un muscolo cardiaco, con, inoltre, degli elementi presenti al momento di un’agonia.
Certamente si trattava di un tessuto umano: fu questa la constatazione della commissione medica incaricata.

Antonella Sanicanti

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