Molti ignorano qual è il vero significato dell’Albero di Natale e l’affascinante storia che la tradizione ha tramandato nei secoli, secondo cui c’è un preciso legame con Gesù.
È possibile che nella sua simbologia Gesù sia fortemente presente e perché?

La simbologia dell’Albero di Natale
L’albero, di per sé, rappresenta il rinnovarsi della vita, e per i cristiani raffigura Cristo e la sua immortalità. L’abete inoltre, l’albero per eccellenza utilizzato per le decorazioni natalizie, è un sempreverde, che non perde le sue foglie in pieno inverno, quando tutti gli altri alberi invece sembrano “morti”: ci riconduce dunque a Gesù, l’autentico “albero della vita” (Ap 2,7), simbolo di pace e speranza.
La storia dell’Albero di Natale come simbolo cristiano affonda le sue radici al tempo delle popolazioni germaniche attorno all’anno 700 e di San Bonifacio. Grazie a lui si diffonderà dell’albero di Cristo Bambino, che noi oggi chiamiamo proprio “Albero di Natale”.
Da sempre ritenuto più “laico” del Presepe, sono in molti a non sapere che questo abete decorato sarebbe legato fortemente alla cultura cristiana, secondo un’antica tradizione.
Vero o finto, verde, bianco o colorato che sia, l’Albero di Natale viene spesso considerato un addobbo che non contiene in sé una particolare simbologia cristiana rispetto al Presepe, che invece tutti sappiamo essere, oltre che maggiormente evocativo, legato anche a San Francesco d’Assisi, che ne fu l’inventore.
Certo è che il simbolismo del sempreverde si associa alla vita che non muore e le sue luci richiamano all’usanza antica che prevedeva che, avvicinandosi il periodo più buio dell’anno, queste servissero ad illuminarlo.
San Bonifacio e l’Albero di Natale
L’Albero di Natale sarebbe, secondo appunto una tradizione, legato alla figura di San Bonifacio (680-754), che lo avrebbe definito “l’Albero di Cristo Bambino”.
Il primo albero di Natale che si inserisce nella tradizione cristiana infatti fu un abete decorato di candele accese, che venne per la prima volta così decorato presso popolazioni germaniche nel 724 da San Bonifacio, Vescovo e martire, nato in Inghilterra e noto nella storia della Chiesa come l’Apostolo della Germania.
Tra i tanti aneddoti riguardanti il Santo, presenti nelle sue biografie, si narra che sotto il periodo dell’Avvento dell’anno 724, Bonifacio si trovò a fronteggiare qualcosa di terribile che stava per accadere, e a doverlo fermare: si trattava di un sacrificio umano di alcuni bambini, una barbara consuetudine dalle popolazioni pagane dell’epoca, per la propiziazione del favore degli dei.
L’aneddoto della vita del santo che sventa il terribile avvenimento
Mentre sotto la “Quercia del Tuono di Geismar”, sacra al dio Thor, stava per compiersi tale abominio, San Bonifacio urlò: «Questa è la vostra Quercia del Tuono e questa è la croce di Cristo che spezzerà il martello del falso dio Thor». Presa un’ascia, iniziò a colpire la quercia. Ecco allora che un forte vento si abbatté sull’albero, che cadde e si spezzò in quattro parti.
Al di là della quercia, c’era un giovane abete verde. San Bonifacio, visto l’alberello, di nuovo si rivolse ai pagani: «Questo piccolo albero, un giovane figlio della foresta, sarà il vostro sacro albero questa notte. È il legno della pace, poiché le vostre case sono costruite di abete.
È il segno di una vita senza fine, poiché le sue foglie sono sempre verdi. Osservate come punta diritto verso il cielo. Che questo sia chiamato l’albero di Cristo Bambino; riunitevi intorno ad esso, non nella selva, ma nelle vostre case; là non si compiranno riti di sangue, ma doni d’amore e riti di bontà».

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La nascita dell’albero di Natale, l’albero di Cristo Bambino
San Bonifacio fece poi apporre sui rami dell’albero, per tutto il periodo di Natale, delle candeline accese, che simboleggiavano la discesa dello Spirito Santo sulla terra, con la venuta del Bambin Gesù. Dopo questo fatto catechizzò la popolazione, portando l’annuncio del Vangelo.
In quello stesso luogo, in cui la scure abbatté la quercia (simbolo della divinità pagana Thor), San Bonifacio fece costruire una cappella dedicata a San Pietro, e in moltissimi, dopo aver assistito ai miracoli avvenuti per intercessione del Santo, chiesero di essere battezzati in quella chiesa.
Si diffuse così in Germania il culto a Gesù Bambino, del Natale, e dell’Albero di Cristo Bambino, che noi oggi chiamiamo Albero di Natale.
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