Calendario di Avvento 2022 | Ecco la Parola da scoprire oggi 23 dicembre

Approfittiamo di questo tempo straordinario che la Chiesa ci offre, per prendere confidenza con la Parola di Dio. Scopriamo attraverso di essa, cosa ci vuole dire oggi il Signore. 

Il calendario dell’Avvento è uno dei simboli più rappresentativi di questo tempo, e ci aiuta a scandire l’attesa della venuta di Gesù, giorno giorno, per tenere lo sguardo rivolto verso l’avvenimento più sbalorditivo della storia che ne ha segnato, un prima e un dopo.

Calendario Avvento 23 dicembre
Calendario di Avvento 23 dicembre 2022 (photo web source)

Tradizionalmente è composto da 25 finestrelle o sacchetti o anche bigliettini, a seconda delle diverse creazioni. Lo scopo è quello di calarsi, giorno dopo giorno, nello spirito di questo forte tempo liturgico. Ma il processo di secolarizzazione del Natale, che è in corso da ormai qualche decennio, ha fatto sì che il calendario di Avvento, perdesse il suo intento originario.

Significato e origine del calendario di Avvento

Questa tradizione è nata nel 1908 nel Nord Europa, grazie a un editore di Maulbronn, tale Gerhard Lang, che stampò il primo calendario dell’Avvento, che si diffuse poi in tutto il mondo cristiano. L’intuizione gli venne suggerita da una pratica radicata tra le donne del posto, che erano solite regalare ai bambini un dolcetto per ogni giorno di dicembre, al fine di rendere loro più piacevole l’attesa della nascita di Gesù Bambino.

Il calendario di Avvento ancora oggi, rappresenta un’opportunità educativa per insegnare ai più piccoli il vero significato del Natale, ma un ripasso fa bene anche a noi adulti.

Calendario Avvento 23 dicembre
Calendario di Avvento 23 dicembre 2022 (photo web source)

Questa tradizione, falsata dalla moda corrente, merita di essere riassaporata nel suo valore autentico, scandendo il tempo di attesa della nascita di Gesù, pescando ogni giorno una Parola, attraverso cui il Signore parla al cuore di ognuno di noi.

Scopriamo la Parola di oggi 23 dicembre

Dalla lettera ai Galati 2,20: “Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”. 

La cosa più straordinaria è che Gesù dopo essere morto, è anche risorto! Quindi ognuno di noi, non solo è morto con lui ma è anche risorto con lui! Questo significa che quando ci convertiamo, il Signore ci dona un nuovo inizio attraverso la sua azione in noi, come descritto in questo verso in cui l’apostolo Paolo, afferma di essere morto con Cristo e di vivere una nuova vita, la vita stessa di Cristo in lui.  Quando incontri Cristo non puoi rimanere lo stesso, il cambiamento è il segno di una vera conversione.

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