365 giorni con Maria: 10 gennaio. Colpisce il volto della Madonna più volte, il segno sarà visibile a tutti

Un colpo viene sferrato sul volto bianchissimo della Beata Vergine Maria, e la conseguenza dell’insano gesto sarà sotto gli occhi di tutti.

Uno dei due uomini che ha compiuto questo insano gesto, subirà la cattiva sorte. È la storia della statua della Madonna dello Schiaffo di Vercelli, invocata in soccorso nelle epidemie e calamità naturali.

Colpita più volte al volto, ecco cosa accade
365 giorni con Maria, 10 gennaio (photo web source)

Ancora oggi, la statua è custodita ed esposta nella Cattedrale cittadina, in una cappella che è possibile visitare.

Un ubriaco la colpisce

A Vercelli, un’antica statua raffigurante la Madonna col Bambino, risalente al XIII secolo, viene un giorno colpita da un uomo ubriaco, che si avvicina a Lei e le dà uno schiaffo. Immediato è stato il prodigio: la statua, di marmo bianchissimo e ricavata da un unico blocco, inizia a tingersi di un colore scuro proprio sulla guancia sinistra, dove l’uomo aveva sferrato il colpo.

Lo stupore di tutti è palese, ma purtroppo non si fermano gli atti di blasfemia nei confronti della Vergine. Qualche tempo dopo, un altro uomo, che aveva appena perso una somma di denaro al gioco, si avventa di nuovo contro la statua e la colpisce.

La sacra immagine comincia, questa volta, a grondare sangue. Inspiegabilmente, l’uomo non riesce ad uscire dalla chiesa. Per questo, viene arrestato e, in seguito, giustiziato per il sacrilegio commesso.

La sua protezione contro le epidemie

Dopo questi eventi, la Madonna dello Schiaffo di Vercelli inizia ad essere invocata per la protezione da epidemie e calamità naturali, sempre pronta a correre in soccorso. Ancora oggi, la statua è custodita ed esposta nella Cattedrale cittadina, in una cappella in fondo alla navata sinistra.

Colpita più volte al volto, ecco cosa accade
Santuario Madonna dello schiaffo (photo web source)

Preghiera alla Madonna dello Schiaffo

O Maria, il tuo dolce sguardo di Madre ci lascia confusi ed umiliati: i segni di violenza sul tuo volto raccontano la nostra storia di egoismo, dicono le nostre risposte ingrate ai tuoi infiniti gesti di amore.

Abbiamo bisogno di avvertire il calore della tua carezza, o Madre: nelle ore buie delle nostre solitudini, nei deserti aridi delle nostre latitanze e soprattutto nell’ultima ora della nostra vigilia.

Rendi mite il nostro cuore, magnanimo il nostro amore, alla scuola del Tuo Figlio Gesù. Sostieni le nostre famiglie e insegna loro l’arte del perdono: fa crescere nelle nostre comunità il rispetto accogliente e solidale: restituisci al mondo la nostalgia di Dio, sorgente di riconciliazione e di pace.

Fa’ che ascoltiamo, o Maria, il tuo invito ad amare tutti gli uomini e a guardare Gesù, il figlio tuo, stella polare del nostro cammino terreno.

Amen.

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