Ecco perchè l’11 Febbraio sta diventando un giorno fondamentale della nostra fede!

11 febbraio 1858

A Lourdes avvenne qualcosa di eccezionale: la prima apparizione della Vergine Immacolata alla piccola Bernadetta Soubirous. Era andata a raccogliere la legna, quando una folata di vento, che non mosse però gli alberi, destò la sua attenzione e le apparve Maria, vestita di bianco. La piccola non capì subito cosa stava accadendo, ma quell’episodio -come sappiamo- richiamò l’attenzione di tutto il mondo e regalò alla storia un messaggio di salvezza e di amore da cui, ininterrottamente da allora, i fedeli attingono grazie e benedizioni. Molte le testimonianze delle guarigioni, anche nel corpo, avvenute in quel luogo.

11 febbraio 1993

Fu il primo giorno in cui si celebrò la giornata mondiale del malato. Era stata istituita da Giovanni Paolo II, qualche mese dopo aver saputo di essere affetto dal morbo di Parkinson. Quel cambiamento lo portò in una nuova fase del pontificato, in cui espresse il patire nel corpo come rilettura del Vangelo, a dimostrazione dell’incarnazione della sofferenza di Cristo e del cammino di redenzione. Lo ricordiamo tutti come, stremato e deformato dalla malattia, appariva in pubblico e continuava a celebrare, mostrando gli estremi sforzi cui era ormai costretto, nei movimenti e nelle espressione verbale.

11 febbraio 2013

Papa Benedetto XVI comunicò al mondo intero la sua volontà di rinunciare al pontificato, con un grande atto di umiltà, adducendo, come prima ragione del suo gesto, la salute precaria. Un segno grandioso in cui riconobbe il limite umano, al cospetto del servizio cui Dio lo aveva chiamato. Lo fece proprio nel giorno della Madonna di Loudes, segno di continua devozione e affidamento a Lei. Il Papa, che aveva più volte sottolineato la piaga nel relativismo, come tentazione dell’uomo nel voler essere centrato su se stesso e sul proprio egoismo, da l’esempio più importante: si rimette nelle mani del Creatore, che tutto dispone per il bene.

11 febbraio 2017

Papa Francesco, al fine di approfondire le informazioni in merito alle straordinarie vicende di Medjugorje, invia monsignor Henryk Hoser, arcivescovo di Varsavia-Praga, che ha già svolto mansioni simili in altre Paesi, per quel discernimento annunciato già nel 2010, di cui tutti i fedeli sono in trepida attesa. A Medjugorje (nel sud est della Bosnia-Erzegovina), il 24 giugno del 1981, sei ragazzi affermarono di aver visto la Madonna della Pace. Le apparizioni si sono ripetute in questi 36 anni passati, in ogni luogo del mondo in cui essi si sono recati. Alcuni di loro sono rimasti a Medjugorje, ad accogliere le genti che da ogni parte accorrono per cercare quella carezza della Madre che puntualmente non delude alcuno.

Un breve excursus che sembra definire il giorno 11 febbraio come data in cui leggere segni grandi dal cielo. La Madonna che si mostra a noi figli e che, nel silenzio della sofferenza, ci parla del suo Figlio e nostro Dio. La Madre che conosce le intenzioni del Cristo e ci guida, instancabile nel corso della storia, a non distogliere lo sguardo dalla Croce, speranza per la conversione dell’umanità intera, per cui tutti ci inginocchiamo in preghiera in ogni parte del mondo, potetti dal suo manto celeste.

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