La Madonna: Le preoccupazioni presentiamole al Signore non facciamole diventare il centro dei nostri pensieri


 

 

 

Vicka ci svela il segreto per affrontare la giornata nel modo migliore, nonostante tutto ciò che ci possa accadere, siamo benedetti dal Signore e sotto il manto di Maria, noi ci lasciamo togliere la pace perchè mettiamo al primo posto i nostri problemi, invece di mettere al primo posto la grazia di Dio. I problemi le preoccupazioni presentiamole al Signore ma non facciamole diventare il centro dei nostri pensieri.

Vi proponiamo un pezzo  dell’intervista rilasciata dalla veggente Vicka a padre Livio Fanzaga direttore di Radio  Maria, dove ci svela le parole della Madonna che ci invita a mettere Dio al centro della nostra vita.

PADRE LIVIO INTERVISTA LA VEGGENTE VICKA:
Iniziamo la nostra giornata con la preghiera

Padre Livio: Ma ci sono delle persone che al mattino si svegliano e pensano subito ai problemi, alle angosce e alle preoccupazioni della vita. Tutto questo non toglie la pace?

Vicka: La toglie perché hanno messo al primo posto i loro problemi. Ma la Madonna dice: «Allontanate dalla vostra mente i problemi e tutte quelle cose che vi disturbano e aprite il vostro cuore alla grazia di Dio». Se tu al mattino quando ti svegli incominci a pensare a questo e a quello, allora dove hai messo Dio? La Madonna vuole che al mattino, quando ci svegliamo, mettiamo subito Dio al primo posto nella nostra mente e nel nostro cuore. Dobbiamo incominciare la giornata con una preghiera, ad esempio un’Ave Maria. Se io incomincio la giornata anche con una sola Ave Maria, ma recitata col cuore, ecco che la giornata incomincia con la gioia e con la benedizione. Se invece ti rivolgi ai tuoi problemi e alle tue preoccupazioni, la pace non arriva, perché non la cerchi.

Presentiamo i nostri problemi a Dio

Padre Livio: D’accordo, però, i problemi ci sono e ci assalgono. Per esempio uno non ha la salute, non ha il lavoro, è preoccupato per la famiglia, per il futuro…

Vicka: Ma queste cose dobbiamo presentarle tutte a Dio. Per quanto riguarda in particolare la sofferenza, la Madonna dice che quando Dio dà una sofferenza o una croce, questi sono dei grandissimi doni del suo amore. Lui sa perché lì dà e sa anche quando li toglie, noi dobbiamo solo dirgli: «Ti ringrazio per questo dono e se hai ancora qualcosa da darmi, io sono pronta ad accoglierlo, ma in questo momento solo ti chiedo la forza e il coraggio di andare avanti». La Madonna dice che oggi pochissimi sono pronti ad accettare il dono della sofferenza. Quando Dio manda qualche croce, subito ci lamentiamo dicendo: «Ma perché proprio a me?».

La sofferenza è un dono

Padre Livio: Per la verità sono pochissimi quelli che pensano che la sofferenza sia un dono. I più pensano che sia una disgrazia.

Vicka: Non è una disgrazia. Io dico proprio adesso con tutto il cuore che questo è veramente un grandissimo dono. Lo affermo per mia esperienza personale, perché io l’ho provato che è un dono. A Dio dico: «Tu sai che io sono disposta ad aiutarti. Scegli tu il modo. Io posso stare anche a letto malata. Fai tu quello che vuoi». Io sono sempre pronta ad accettare quello che Dio mi manda perché so che sono grandissimi doni.

Padre Livio: Perché sono dei doni?

Vicka: Sono doni perché Dio ti manda la sofferenza per aiutarlo nella realizzazione dei suoi piani, per aiutare un tuo fratello o un tuo vicino. Dio dà questi doni perché lui sa chi vuole aiutare.

Padre Livio: Sappiamo, Vicka, che tu hai avuto tante prove. Nessuna ti ha tolto la pace?

Vicka: Nessuna. Per me sono state un’esperienza bellissima. Quando sento che con una sofferenza posso aiutare la Madonna, la accetto volentieri e sono disposta a fare qualsiasi cosa per aiutarla.

Cosa toglie la pace alle persone

Padre Livio: Che cos’è che toglie la pace? Che cos’è che fa perdere la pace alla gente?

Vicka: Oggi la gente vive in un modo stressato, preoccupata per tante cose che non hanno vera importanza. Tutti hanno fretta e non hanno tempo gli uni per gli altri. Per esempio, i genitori non hanno tempo per i figli e i figli per i genitori. Ognuno vive la sua vita e così quando si rendono conto che hanno perso la pace è già troppo tardi. Uno che ha la vera pace, non la perde tanto facilmente. Ma uno che non ce l’ha, allora deve incominciare a trovare il tempo per la sua anima e per parlare un po’ con Dio a tu per tu. Bisogna presentare a Dio quelle cose che fanno male al cuore. Allora Dio ti libera da ciò che ti rende inquieto e ti dà la sua pace. Non puoi avere la pace fino a che non ti sei aperto a Dio.

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