La Giannini mente se non siete convinti leggete dossier.

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Riportiamo il comunicato che noi di ProVita abbiamo diffuso in merito alle dichiarazioni del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini sulla teoria gender nella Buona Scuola.

PROVITA: BRANDI SMENTISCE IL MINISTRO GIANNINI

Roma, 16 settembre 2015 – «Ci denunci pure, ma noi non possiamo tacere la verità: la teoria gender nella Buona Scuola c’è. Il ministro Giannini dovrebbe rileggere attentamente la legge 107 che il Governo di cui fa parte ha fortemente voluto e fatto approvare». Queste le parole di Toni Brandi, presidente dell’Associazione ProVita Onlus, in risposta alle sconcertanti dichiarazioni rilasciate dal ministro dell’Istruzione in un’intervista a Radio24. Il titolare del dicastero di viale Trastevere, negando che nella legge sulla Buona Scuola vi siano aperture alla teoria gender, è arrivato a minacciare azioni legali contro tutti coloro che continueranno a sostenere il contrario.

«Se la Giannini leggesse con più attenzione il comma 16 dell’art. 1 della legge 107 – ha detto Brandi – si accorgerebbe che questo rimanda al comma 2 dell’art. 5 della legge 119/2013, che a sua volta attua il dettato della Convenzione di Istanbul, dichiaratamente ispirata all’ideologia gender. E la circolare diramata dal Miur e indirizzata ai dirigenti scolastici, checché ne dica il ministro – continua -, non ci rassicura per niente, tanto è vero che in essa si continua ad usare l’espressione “genere” e non “sesso”, quando invece la nostra Costituzione all’art. 3 parla proprio di “distinzione di sesso”. Perché questa novità? Perché i generi sono 71 mentre i sessi solo 2?».

«Non possiamo poi dimenticare – conclude il presidente di ProVita – che da quando è ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini non ha fatto nulla per impedire che nelle scuole venissero proposti ai nostri bambini e ragazzi progetti più o meno esplicitamente fondati sulla teoria gender e/o sull’omosessualismo e sul transessualismo, come abbiamo riportato in un dossier sul nostro sito(cliccare qui)».

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