Gli esorcisti lanciano l’allarme: State lontani dagli esorcismi fai da te, su internet o per corrispondenza

Attenzione agli esorcismi fai da te, di sedicenti santoni o di persone che si improvvisano curatori o cacciatori di demoni, attenzione a tutti quelli che chiedono soldi in cambio di preghiere o rituali per scacciare malocchi e maledizioni.

Sarà la crisi economica o la paura del terrorismo. Saranno i recenti fatti di cronaca scoppiati in Sicilia dove con la scusa di esorcismi un santone abusava di alcuni minori ( fatto sta che in Italia e in Europa è in crescita il numero delle persone che sospetta di essere vittima del demonio. E allora che fare? Semplice: basta andare sul web e trovare migliaia e migliaia di offerte di sedicenti esorcisti pronti a benedire, imponendo le mani e compiendo altri riti o anche disposti a operare attraverso Internet “dando consigli e benedizioni per via telematica o inviando per posta o per corriere materiale adatto a scacciare spiriti e influenze maligne”.

L’allarme contro questi cialtroni lo lancia l’Associazione Internazionale degli Esorcisti (AIE) guidata da P. Francesco Bamonte che in una “Nota sui falsi esorcisti” fa chiarezza: “Si sappia con tutta certezza e senza eccezioni di avere a che fare con persone non autorizzate, false e truffatrici, che sfruttano il dolore e la credulità della gente, approfittandosi dell’ignoranza religiosa e della superficialità di cui, purtroppo, molti oggi sono vittime”.

Non ci sono eccezioni – secondo gli esorcisti – o si ha il mandato (scritto) del vescovo o nessuno è autorizzato a cacciare Belzebù.

“I criteri per distinguere questi truffatori – spiega la nota dell’Aie – non fanno riferimento all’apparenza con cui si presentano, né a ciò che essi dichiarano. Spesso, infatti, ostentano volti sorridenti, modi pacati, ambiente saturo di immagini sacre o di raffigurazioni di angeli buoni; come anche dicono di agire per disinteresse, di essere credenti in Dio, di essere buoni cristiani, di avere l’aiuto di spiriti buoni o anche di santi”.

“I criteri per distinguere questi truffatori – si legge ancora – fanno invece riferimento all’assenza di gratuità con cui essi operano e all’assenza di un mandato ufficiale da parte della Chiesa per poter operare”.

Per cui andare da questi personaggi potrebbe addirittura peggiorare la situazione: “il danno che ne verrebbe non sarebbe solo quello di perdere inutilmente del denaro, ma quello di compiere un atto di superstizione, che potrebbe aggravare il male, se già presente, oppure introdurlo”.

Siete tutti avvisati.

 

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