Don Barone ricorda Natuzza Evolo: “Una vera Santa”

 

La fondazione dell’Associazione ‘Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle anime’ per volere della Madonna espresso a Natuzza Evolo è ormai storia, ma perché il desiderio della Beata Vergine si concretizzasse è stato fondamentale l’apporto del sacerdote di Paravati Don Pasquale Barone, grazie a lui, infatti, nel 1986 si è dato inizio alla costruzione della struttura e sempre grazie a lui l’associazione ancora oggi svolge un ruolo fondamentale per la comunità.

Tutto è cominciato il 4 dicembre del 1986, quando la mistica lo chiamò per riferirgli che la Madonna aveva comunicato la sua volontà di cominciare il progetto. Fu quindi 4 giorni prima della celebrazione dell’Immacolata Concezione che il Sacerdote ha chiesto ed ottenuto il benestare dell’Arcivescovo di Mileto-Nicotra-Tropea di allora monsignor Domenico Tarcisio Cortese ed effettuato la registrazione dal notaio.

Di quel periodo il parroco ricorda: “Quei giorni mi cambiarono completamente la vita”.Un’affermazione che viene completata da un pensiero sulla figura di Natuzza Evolo e sul suo eccezionale operato per la comunità di Paravati in primo luogo e per quella cattolica in generale: “Mamma Natuzza è stata sempre una donna semplice e forte, che non si è mai lasciata strumentalizzare da nessuno. Una grande mistica che non veniva dal convento ma dell’esperienza forte della famiglia. Durante il suo cammino terreno ci ha offerto una lezione di vita e un messaggio di speranza che invita tutti noi ad accendere nei cuori la fiducia e la certezza che il bene è possibile”.

Leggendo queste parole si fatica a credere che il primo periodo a Paravati di Don Barone furono dedicati allo studio del “Caso Natuzza” e che furono segnati da una certa diffidenza nei confronti del fenomeno: “Con tutta sincerità devo ammettere che nei confronti di Natuzza, ero segnato da forti pregiudizi, con una risolutezza quanto meno ingiustificata. Tra me e Fortunata Evolo non ci doveva essere alcun contatto“.

Dopo la diffidenza iniziale però qualcosa lo ha convinto della sincerità di Natuzza ed il suo incontro con lei lo ha cambiato radicalmente facendogli avere una prospettiva diversa della fede e dell’operato di Dio: “Da allora non ho saputo più dove sono i confini spirituali della parrocchia di Paravati. Significa che qui, con la promessa della Madonna a Mamma Natuzza , la storia ha voltato definitivamente pagina ed ha aperto la strada ad un futuro pieno di speranza”.

Qualche mese fa Don Barone ha terminato il suo servizio nella chiesa di Paravati ed ora si dedica a tempo pieno alla gestione dell’Associazione di cui è presidente sin dalla sua fondazione. Per il sacerdote si tratta di un nuovo capitolo della sua vita in cui può dare aiuto ai pellegrini che arrivano ogni giorno spinti dal richiamo della fede.

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