Ecco cosa rispose San Francesco al contadino che gli domandava il motivo del suo pianto

 

Chi conosce la storia della vita di San Francesco non ha bisogno di ulteriori prove della sua sconfinata fede in Dio. C’è però una storia legata alla sua vita che più di tutte ci racconta chi era il Santo d’Assisi e come viveva quotidianamente la sua spiritualità. Il racconto di cui parliamo è tratto da una biografia sulla sua vita scritta da Ignacio Larrañaga, intitolata ‘Nostro Fratello d’Assisi’.

Il racconto parla di quella volta che un contadino, impietosito dalle copiose lacrime che scorrevano sul volto di San Francesco, gli si avvicino per chiedergli il motivo di tanta afflizione, la risposta del Santo è stata un vessillo della sua straordinaria fede in Dio, la testimonianza che il suo amore per il Signore era autentico.

Ecco per intero la discussione tra i due tradotta e riportata sulle pagine di ‘Aleteia’:

“Il contadino chiese: ‘Cos’è successo, fratello, perché piangi?’

Il fratello – San Francesco – rispose:

‘Fratello mio, il mio Signore è sulla Croce e mi chiedi perché piango? In questo momento vorrei essere il più grande oceano della terra per avere tutte quelle lacrime. Vorrei che si aprissero allo stesso tempo tutte le porte del mondo e le cataratte e che si scatenassero i diluvi per farmi prestare più lacrime.

Ma anche se mettessimo insieme tutti i fiumi e i mari non ci sarebbero lacrime sufficienti per piangere il dolore e l’amore del mio Signore crocifisso. Vorrei avere le ali invincibili di un’aquila per attraversare le catene montuose e gridare sulle città: ‘L’Amore non è amato!’ Com’è possibile che gli uomini possano amarsi se non amano l’Amore?’ “.

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